lunedì 12 dicembre 2011

Strefogonadismo

Lo dico ogni anno, ma evidentemente qualcuno non se ne ricorda e qualcun altro non l'ha sentito o ha finto di non sentire: pregasi astenersi da stelline, fiocchettini, regalini, campanelline, bacini, sorrisini, augurini...avevo un parente diabetico e non vorrei si risvegliassero i geni (mentre i geni - quelli che ai miei tempi, nel giurassico, si scrivevano con due i o con l'accento circonflesso sull'ultima -, ma pure le persone mediamente intelligenti, stanno pensando seriamente di appisolarsi definitivamente). In più mi è finito il Debridat e siccome il Debridat appartiene alla categoria dei cosiddetti farmaci "etici", che non vuol dire affatto che il farmacista - mosso da afflato caritatevole e da pietas nei confronti del vomitante - te lo dà gratis, ma anzi che lo devi pagare fino all'ultimo centesimo, con i tempi che corrono uno la nausea ce l'ha e se la tiene.
Anzi, visto che tanto soldi non ce ne sono più, uno può risolvere il problema alla radice: non mangia ed evita di vomitare se qualcuno gli rivolge caritatevoli auguri di natale e capodanno.
Il fatto è che dovrei smettere di ascoltare la radio, perché non ne posso più di quelli che da due mesi non fanno altro che farmi via etere gli auguri per natale, fottendosene del fatto che milioni di italiani non sono cattolici che non hanno nessuna voglia di essere violentati dalle feste altrui; e non ne posso più delle pubblicità che fingono di ignorare come gli italiani siano ormai alle bucce della frutta - quelle che si recuperano rovistando nei cassonetti - per colpa dei padroni e dei banchieri e di un governo di destra, braccio armato dei padroni e dei banchieri, che vuole fare pagare la crisi ai lavoratori e ai pensionati.
C'è uno spot particolarmente odioso: un tizio s'ingozza di panettone e - maleducato, parlando con la bocca piena - ti spiega che c'è tempo per mettersi a dieta, mentre per acquistare l'auto bisogna affrettarsi perché la promozione scade il 31 dicembre. Si presume che l'italiano medio, quello con lo stipendio medio-basso a 1.300 euro al mese, dovrebbe comprarla come regalo di natale e usando la tredicesima come anticipo.
Ora, certo, quelli le macchine le fabbricano e vogliono venderle e quindi ci fanno la pubblicità. Ma rivolgo a loro la stessa domanda che rivolgo ai natalizi esaltati, quelli che pensano che ci sono solo loro: non vi viene in mente che ci sia qualcun altro in giro? Non vi viene in mente che ci siano non credenti? Non vi viene in mente che ci siano non mangianti ai quali il bulimico del panettone e dell'auto nuova può far venire il voltastomaco oltre che uno strefogonadismo* cosmico?
E va bene che la pubblicità è l'ossimorica anima del commercio, ma almeno abbiate il buon gusto di calibrarla sui tempi, altrimenti c'è il rischio che gli italiani ve la tirino addosso l'auto nuova insieme alla loro vecchia macchina che non hanno i soldi nemmeno per rottamare.

* dal greco strefo (girare)+gonos= giramento di coglioni

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