A Saint Jean Les
Pierres c'è un nuovo sindaco. Niente fascia tricolore, niente auto blu, niente
consulenti, niente campagna elettorale: soltanto un costume azzurro tonalità
Klaus Dibiasi, il suo colorito da lupo di mare, il fisico asciutto e un titolo
conquistato sul campo.
Non so nemmeno
come si chiami il sindaco di Saint Jean Les Pierres, so che ha trasformato una
mezza discarica in un salottino. Non lo ha scritto su Facebook, non ha
scatenato schiere di addetti stampa per farci sapere a che ora si allontana per
fare pipì. Lo ha fatto e basta. E ci ha pensato per tempo (è così che si fa,
prendete nota): per settimane ogni mattina di buon'ora, armato di guanti e
sacchetti di plastica, ha ripulito il territorio, scovando cicche di sigarette,
cocci di vetro, lattine, fazzolettini mocciolosi e ogni porcheria che possiate
immaginare. Ogni mattina di buon'ora. Per giorni, per settimane. Poi ha
sistemato le aiuole, ci ha messo le piante, portandosele da casa; ogni giorno
di buon'ora le innaffia; ogni giorno di buon'ora ne mette a dimora qualche
altra e intanto gira con un retino per catturare qualche cicca o qualche
pezzetto di carta. Ha disseminato il territorio di cestini per i rifiuti, ha
aggiunto i posacenere, ci ha messo i cartelli per dire di non sporcare, scritti
in diverse lingue, ha sostituito i soffioni delle docce...
Ah, già: avevo
dimenticato di dirvi che Saint Jean Les Pierres non è una ridente cittadina
turistica del sud della civilissima Francia, ma semplicemente San Giovanni Li
Cuti, deliziosa quanto bistrattata spiaggetta di sabbia nera dell'incivilissima
Catania, ignorata e offesa dalla precedente giunta di centrodestra quanto
dall'attuale giunta di centrodestra (*), a cui ha ridato dignità un pensionato -
stufo di aggirarsi nello schifo - che nei fatti sta mettendo in atto una forma
spontanea di guerrilla gardening. Senza grandi progetti o consulenze di
presunti esperti: semplicemente lui sa di cosa ha bisogno San Giovanni Li Cuti,
perché ci viene ogni giorno, estate e inverno. Certo, "amministrare"
una spiaggetta non è esattamente come stare alla guida di una grande città, ma
forse partire dai bisogni dei cittadini può essere un criterio valido sia nelle
piccole che nelle grandi dimensioni. E forse qualcuno potrebbe anche
ringraziarlo il sindaco di Saint Jean Les Pierres, per avere dimostrato che le
cose nell'interesse della città si possono fare. Sempre se non lo arrestano per
disturbo del coma pubblico.
(*) No, non è un
refuso.