Io non sono ancora riuscita a
capire se è nato prima Renzi o la pubblicità di segugio.it. Avete presente il
cane ministro (o il ministro cane) della réclame della società assicuratrice?
Tiene una conferenza stampa e, dopo l'ultima domanda, saluta così: "Adesso
scappo, ché ho un barbecue al Senato". Dal che si deduce che in Senato si
gozzoviglia. Insomma, la traduzione pubblicitaria del sentimento qualunque
espresso in siciliano nel "su' tutti manciatari", che rispetto
all'italiano "mangiano tutti" contiene una nuance in più di vocazione
e professionalità.
E Renzi che fa? Gli italiani
dicono - e lo sottoscrivono con una pubblicità (per di più brutta) su cui nessuno
si indigna - che i senatori mangiano e lui abolisce i senatori. O, almeno,
quelli eletti dal popolo che magari potrebbero non essergli tanto favorevoli quanto
quelli nominati dai suoi proconsoli nelle province dell'impero. Lui cavalca la
tigre. O forse la pecora che è in ogni italiano.
Gli italiani dicono che è tutta
colpa dei sindacati (e lo fanno da sempre, da quando i sindacati facevano il
loro dovere, e non adesso che i sindacati sono talmente morbidi nei confronti
del governo e dei padroni da rasentare la viscidità di uno zerbino bagnato) e
lui fa lo spaccone, li deride, li intimidisce come fosse un qualunque bullo di
quartiere.
Gli italiani odiano i dipendenti
comunali - tutti, senza distinguere fra i furbetti del cartellino e quelli che
si fanno il mazzo al posto degli altri - e lui, subito pronto a cavalcare la
pecora qualunquista e a rilanciare con un bluff da giocatore di poker, gli fa
un decreto per licenziarli su due piedi. Non trascurando di annunciarlo a pochi
giorni dal turno di ballottaggio delle elezioni amministrative dove rischia di
essere "asfaltato" dal qualunquismo grillino.
Così - spera - tutti quelli che
sono incazzati con i politici "manciatari", i sindacati filogovernativi
o antigovernativi e con i pubblici dipendenti fancazzisti, forse non si
accorgeranno che li sta fottendo trasformando le pensioni in un prestito a
strozzo e facendo l'ennesimo cadeau alle banche.
Restiamo in attesa della pioggia.
E che Renzi cavalchi la pecora del "piove, governo ladro". Magari in
un momento di distrazione fa un decreto per mandarsi affanculo da solo.
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