Un anziano contadino un giorno chiese alla nipote
quasi archeologa in cosa consistessero le attività di scavo. Quando lei scese
nei dettagli, spiegando che fra l'altro zappettavano e toglievano le erbacce,
lui proruppe in una risata e concluse: "Cioè quello che facevo io! E c'era
bisogno di andare all'università?".
Scherzava
l'anziano contadino, perché lui - che i figli li aveva fatti studiare e con
grande soddisfazione se n'era ritrovato uno professore - lo conosceva bene il
valore sociale della cultura.
Una volta era
così: uno faceva sacrifici, si levava il pane di bocca, faceva studiare i
figli, se li ritrovava insegnanti, ingegneri, medici, se li guardava con gli
occhi che gli brillavano di soddisfazione.
E se i
cosiddetti signori (sapesse, contessa) schiumavano di rabbia perché sentivano
insidiato un loro privilegio per nascita, cazzi loro: l'ascensore sociale era
in movimento e schizzava in alto che era una meraviglia.
Oggi è così:
uno fa sacrifici, si leva il pane di bocca, fa studiare i figli per farli diventare
insegnanti, ingegneri, medici, e si ritrova a guardarseli con gli occhi lucidi
per la tristezza di vederli aspirare ad un posto di "guardapecore":
pastore, insomma, e pure se provengono da famiglie di professionisti per
generazioni. E - direbbe l'anziano contadino, stavolta seriamente - c'era
bisogno di andare all'università?
Questo perché
qualche capra si è inventata il cosiddetto progetto "Giovani in Sicilia"
per dare soldi a imprese che mettano a lavorare come muli e praticamente gratis
gli under 35 "diplomati o in possesso di qualifica professionale" da
mandare via a calci in culo dopo sei mesi.
Non solo a
imprese, ma anche alla chiesa cattolica evidentemente (come se non si
arricchisse già abbastanza con i soldi pubblici!), se fra i mestieri da
imparare c'è quello di sagrestano. Oltre a quello, appunto, di guardapecore.
Per svolgere il quale, in base al bando, è necessario essere in possesso di un "diploma
di istruzione secondaria superiore che permette l'accesso all'università".
Non è chiaro
però - e forse dovrebbero specificarlo meglio - il
tipo di scuola secondaria superiore. Il liceo classico perché le pecore parlano
soltanto in perfetto italiano e amano sentirsi recitare "Le
bucoliche"? Il linguistico, perché provengono da allevamenti stranieri? Il
geometra, per costruire una stalla a regola d'arte?
Ah, no, ci sono: dev'essere lo scientifico. Perché devi saperle
contare molto bene ed essere certo che non te le abbiano rubate, prima di
addormentarti con la mente serena. E però, se mentre le conti ti addormenti
profondamente e poi te le rubano, come la mettiamo?
Forse sarebbe meglio bandire un posto per guardacapre, per guardare
a vista quella che ha messo a punto questo piano perverso e impedirle di fare altri danni. E magari
mandarla a zappare, ché non c'è bisogno della laurea.