E così, Pippo, non ti adegui, eh? Ci hai scritto
pure un libro per convincerci (e forse pure per fare soldi) che eri diverso da
quelli del tuo partito. Pensa, io ci avevo quasi creduto: ho letto il tuo
programma e mi era sembrato di sinistra; avevo apprezzato l'impegno, il fatto
di averci perso del tempo; un bel programma di settanta pagine, non aequus a
quello dei tuoi contendenti che sembrano avere scritto quelle poche paginette a
tirar via, persino con contenuti condivisibili: la difesa della Costituzione,
il richiamo alla Resistenza, il lavoro, le donne, le coppie gay, i diritti,
perfino la felicità, fino a quel mai più alle larghe intese (che per la verità,
a parole, era anche nei programmi degli altri tre). Roba che sembravi quasi uno
statista al confronto di quell'altro che vuole cambiare verso all'Italia (dal
missionario alla pecorina?). Hai fatto il coup de théâtre congressuale, annunciando la tua mozione di
sfiducia alla centralinista di Letta, ti sei incazzato con i tuoi compagni (!)
di partito, li hai accusati di non essere democratici, hai parlato di ricatti.
Poi però hai votato come loro, per "disciplina di partito".
Salvo poi
comunicarci attraverso il tuo blog: "Non mi ritrovo
più in questo Pd. Per questo voglio cambiarlo: basta con le larghe intese,
basta con il ricatto continuo sulla tenuta del governo. Che devono pensare gli
italiani di gente che dice: "penso una cosa, ma ne voto un'altra?"
Ecco, appunto:
che devono pensare gli italiani di gente che dice "penso una cosa, ma ne
voto un'altra?". Fatti una domanda e datti una risposta, Pippo. Scoprirai
che gli italiani di te pensano che ti sei adeguato, cioè che sei diventato
uguale agli altri del tuo partito: aequus e anche un po' equus (asinus). Dici
che non ti ritrovi più in questo Pd? Allora non cambiare il partito (ché,
tanto, è una causa persa): cambia partito. Altrimenti vuol dire che è a te che
hanno già cambiato verso. E inclinazione: a novanta gradi.
P.S.: Perdonatemi per il titolo: ad vuole l'accusativo, ma il gioco di parole con il significato etimologico (ad + aequus) non veniva.
P.S.: Perdonatemi per il titolo: ad vuole l'accusativo, ma il gioco di parole con il significato etimologico (ad + aequus) non veniva.
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