Molti anni fa conoscevo un tizio che lavorava
all'ufficio Anagrafe del comune.
Un giorno mi vide in fila, in attesa di richiedere
un certificato, e - lungi dall'apprezzare o dal trarne un qualunque minimo
insegnamento - si offese a morte perché non mi ero rivolta a lui. Uomo
piccolissimo, leso nel suo piccolissimo potere di gestire un piccolissimo
potere. Offeso perché - così mi disse - evidentemente non lo consideravo un
"amico". Dove amico è sinonimo di "uno che ti fa i favori"
scavalcando tutti gli altri - qualcuno vecchio, qualcuno handicappato, qualcuna
troppo incinta, qualcuno troppo grasso per stare in piedi a lungo - che
avrebbero diritto allo stesso "favore", ma un amico così non ce
l'hanno.
Amico come la
Annamaria, quella che mangia sempre le caramelle, la ministra dell'ingiustizia:
quella che al telefono con la sua amica ripeteva "non è giusto"
perché avevano arrestato in blocco tutta la famiglia Ligresti, aggiungendo
"qualsiasi
cosa io possa fare conta su di me". Così come evidentemente per quel
tizio, peraltro non richiesto, non era giusto che io facessi la fila, ma tutti
gli altri sì. E infatti, come un Berlusconi qualunque, l'amica Annamaria -
piccolissima donna che gestisce un grande potere - ha preso il telefono e
(sembra, pare, ma io non ci credo, direbbe Crozza) e ha fatto scarcerare la
piccolina che faceva i capricci e non mangiava perché a quanto pare il regime
carcerario non era in sintonia con il tenore di vita a cui era abituata. Se ne
deduce che se tu normalmente fai una vita di merda, siccome quella che fai in
carcere è uguale a quella che facevi fuori, anche se stai morendo puoi restare
a marcire lì dentro.
Ha detto che
il suo è stato un "intervento umanitario", assicurando di averlo
fatto per molti altri. Quindi, immagino (si attendono testimonianze), per migranti
"colpevoli" di essere scappati da guerre e fame, tossicodipendenti,
qualche disoccupato costretto a rubare il latte e i pannolini per i suoi figli.
Intervento umanitario, sì, come quelli che fanno gli Stati Uniti e i paesi loro
sudditi: si chiamano guerre. E, in questo caso, guerra dei ricchi contro i
poveri.
Nessun commento:
Posta un commento