E dunque dopo la donna oggetto, facilmente
tramutabile dal mercato in bambola di gomma su cui sfogare le perversioni di
maschi incapaci di confrontarsi con una donna vera, è arrivato l'uomo oggetto,
il bambolo fatto a maglia.
No, questo non
serve per un surrogato di scopata ma - forse peggio - per un surrogato di
presenza fisica.
A inventarsi
questo business (e come vogliamo chiamarlo?) è stata una designer norvegese a
cui piace lavorare a maglia che invece di confezionare - come tutte - presine,
abitini per la boule o pullover, costruisce per le single che non ce la fanno
più a dormire da sole un pupazzo a dimensioni naturali da portarsi a letto. Su
commissione e in qualche modo seguendo una sorta di eugenetica nazista. Non è
chiaro se quando ti stufi di quello ariano puoi derubricarlo a panno per
stendere la cera sui pavimenti e fartene fare uno nuovo di zecca, magari nero e
superdotato (perché immagino che la "grandezza naturale" implichi
anche attributi simili a quelli naturali).
Quello che
sembra sicuro invece è che secondo la signora Noortje de Keijzer il tuo fidanzato a
maglia si fa "coccolare, accarezzare, abbracciare" e "più di
tutto ama stare con voi a letto mentre appoggiate la testa sul suo petto e le
sue braccia vi avvolgono". Inoltre, assicura la furbastra (a buon mercato,
però: l'uomo oggetto costa poche decine di euro), potete stare "sicure che
lui non vi lascerà mai". E che Keijzer!
Praticamente il "knitted boyfriend" è un maschio
lobotomizzato: di discutere, conversare, scambiare opinioni, vedere un film,
leggere insieme un libro e commentarlo, manco a parlarne. Insomma un compagno
perfetto per una donna che ragiona come un maschio. E infatti la signora de
Keijzer ci comunica che "questo uomo è sempre felice". Poi aggiunge
alcuni dettagli: "Gli piace sedersi sul pavimento, sul divano o con
voi a tavola". Anche al mio gatto, ma posso assicurare che è molto più
divertente. E molto meno deprimente.