Il problema è sempre lo stesso: u cumannari è
megghiu du futtiri, e in Sicilia ancora di più. Chissà quali e quanti orgasmi
al minuto raggiungete nell'usare l'elicottero dell'elisoccorso per farvi
scarrozzare senza motivo come farebbe una frivola diva di Hollywood con il suo
autista personale per andare a fare shopping. Con la differenza che la diva di
Hollywood l'autista se lo paga da sé, mentre voi siete dei pezzenti e degli
accattoni, che fanno i signori con i soldi dei siciliani.
Stamattina ho
sentito a Radio Capital Angelo Collodoro, segretario siciliano del Cimo, il
sindacato dei medici ospedalieri: si parlava di Nicole e di tutto il verminaio
saltato fuori dopo la morte (l'infanticidio) della bambina che non ha avuto il
"privilegio" di salire sull'elicottero dell'elisoccorso e a Ragusa è
dovuta andarci praticamente a dorso di mulo. Si parlava, anche, dell'altra
porcata saltata fuori dopo la morte della bimba: l'elicottero partito dalla
Sicilia per andare in Sardegna a prendere Gaetano Marchese, direttore della
centrale operativa del 118 di Palermo, che ha rifiutato di farsi curare negli
ospedali di Sassari e Cagliari, ha fatto un fischio e si è fatto portare fino a
casa con la sua carrozza personale trainata dai suoi schiavi.
Ma qui
Collodoro ha riferito un altro episodio, se possibile più grave: quello di uno
stronzo (come lo vorreste definire uno che non si vergogna di godere di un
privilegio senza essere in pericolo di vita e senza essersi nemmeno rotta una
gamba?) caduto dalla moto, che si frattura il setto nasale a Messina e si fa
venire a prendere dall'elisoccorso per andare a Palermo nel reparto del
chirurgo plastico - parole del sindacalista - "del Presidente della
Regione". Il setto nasale, capite? Che te lo puoi rompere giocando a
pallone o sbattendo di notte contro lo stipite di una porta e non ti sogneresti
mai di scomodare i vertici dell'amministrazione regionale per farti
raccomandare e provare l'ebbrezza di salire sull'elicottero come fosse la
giostra, solo per il gusto di una polluzione da esercizio distorto del potere.
Sì, perché Collodoro ha spiegato anche un altro paio di cose, che del tutto
insignificanti non sono: la prima è che a Messina ci sono almeno due centri
qualificati di chirurgia plastica e quindi non c'era nessun bisogno di andare
dal chirurgo di fiducia del Presidente della Regione e la seconda è che
l'elicottero non si leva in volo se l'ordine non arriva direttamente dall'assessorato
regionale. Cioè da quell'assessorato che Crocetta ha ricoperto con una bella
foglia di fico antimafiosa perché non si vedesse che i privilegi e le clientele
e le nomine di servi politici sono tali e quali a quando alla presidenza della
Regione c'erano due che si intrattenevano piacevolmente con i mafiosi e che
della Sanità hanno fatto il loro centro di potere e il loro raccoglitore di
voti.
E io, quando
sento l'ipocrisia delle "inchieste interne" per individuare e punire
i colpevoli, francamente mi sento prudere le mani e avrei tanta voglia di
cambiargli i connotati. Tanto poi vanno a farseli risistemare dal chirurgo
plastico del Presidente della Regione. E magari ci scappa pure un bel nasino
alla francese.
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