Nel sito c'è un fiorire di cuoricini che nemmeno in
un negozio di gadgets adolescenziali il giorno della cosiddetta festa degli
innamorati. Stucchevole. In alternativa, ti viene il dubbio di essere capitato
nel bel mezzo di uno dei tanti bordelli virtuali che propongono
"fidanzati" e uomini o donne "della tua vita", quelli dove
l'amore non c'entra niente. Avrebbero fatto meglio a mettere teschi, fantasmi,
candele che si spengono e scampanio di catene.
Per fortuna che esistono gli insegnanti. Meglio: le
insegnanti. E' stata la prof di educazione artistica di una scuola di Licata a
capire che c'era qualcosa di inquietante dietro quel disegno pieno di
mostruosità elaborato da una sua alunna disabile. E non poteva essere solo
frutto di fantasia. Forse non le ha nemmeno messo il voto, forse non l'ha
guardato con la sufficienza che si riserva di solito a chi è meno
"bravo" di altri e non le ha detto di rimetterlo in cartella e chi
s'è visto s'è visto; non ha chiuso gli occhi e voltato la testa, non ha chiuso
il registro alla fine delle ore di lezione. C'è entrata con tutti e due i piedi
quell'insegnante in quel disegno di bambini legati e picchiati. Ne ha parlato
con i colleghi e insieme hanno chiamato i carabinieri.
Che nella Comunità alloggio Suami di Licata hanno
trovato conferma a quello che diceva il disegno e anche di più e di peggio.
Però nel sito i cuoricini sono corredati (oltre che da foto dove non c'è ombra
di esseri viventi e questo già dovrebbe insospettire) dal logo della provincia
di Agrigento, da quello della regione e da altri discorsi su valori, qualità
della vita, rispetto, dignità e su convenzioni con aziende sanitarie, comuni,
consorzi di comuni. Nessuno dei quali, evidentemente, è mai andato a
controllare la regolarità del servizio. Forse perché amministratore unico della
cooperativa (ora indagato) è Salvatore Lupo, sedicente imprenditore, presidente
del consiglio comunale di Favara nonché aspirante sindaco della sua città?