Dunque Rosario Crocetta – convinto del suo ruolo
taumaturgico (sembra che nel film che si è fatto nella sua testa la Sicilia,
grazie a lui, sia diventata il migliore dei mondi possibili: niente
disoccupazione, niente illegalità) – si ricandida alla guida della Regione
sventolando la bandiera dell’autonomismo al grido (più o meno) di «Raffaele
Lombardo c’est moi». E siccome le minchiate sono come le ciliegie, ecco
spuntare - non sappiamo se con l’intenzione di sostenerlo ma più probabilmente
per fare a chi ce l’ha più autonomista – i nuovi rivoluzionari indipendentisti
pronti a fare una lista tutta loro e a candidarsi alle elezioni regionali del
prossimo novembre.
Si richiamano espressamente ai Vespri e si chiamano
sfrontatamente “Abusivi onesti Siciliani”. Onesti, sì, avete letto bene.
Potevano chiamarla direttamente “Lista ossimoro” e sarebbe stato tutto più
semplice.
I suddetti abusivi onesti sono quelli che hanno costruito
per anni in spregio alle leggi (e al buon senso), magari anche pagando mazzette
per le sanatorie, e ora annunciano: «Dopo più di trent’anni di false promesse,
dopo averci addossato tutte le responsabilità della distruzione del territorio
siciliano, dopo averci definito mafiosi ed illegali, adesso è arrivato il
momento di agire». Quindi l’appello: «Se sei abusivo, se hai un’età compresa
tra i 35 e i 55 anni, se hai una laurea in materie tecniche, economico o
giuridiche, se hai esperienza amministrativa e soprattutto se vuoi che la
Sicilia rimanga dei Siciliani, CANDIDATI!!!». A parte che non si capisce perché
questa discriminazione verso quelli che hanno meno di 35 anni o più di 55; a
parte che no, la distruzione del territorio siciliano non è solo colpa degli
abusivi, ma anche dei politici votati a mani basse dagli abusivi; adesso mi
aspetto che il prossimo passo sia la revisione dell’articolo 1 dello Statuto
siciliano: «La Sicilia, con le Isole Eolie, Egadi, Pelagie, Ustica e
Pantelleria, è costituita in Regione abusiva, fornita di personalità giuridica,
entro l’unità politica dello Stato Italiano, sulla base dei principi
democratici che ispirano la vita della Nazione». Tutto il potere al popolo
(degli abusivi)!
Attendiamo con ansia ora che si faccia avanti la lista dei
parcheggiatori abusivi. E quelli, è sicuro, faranno il botto.