sabato 12 aprile 2014

Bufala laica


La cosa più divertente è pensare a quanti soldi perderebbe la chiesa cattolica. Che poi è lo stesso motivo "etico" - i soldi, intendo - per il quale preti e medici cattolici si sono sempre opposti al divorzio e all'aborto.
La Corte europea ha sancito con una sentenza che battezzare i bambini è una porcata, accogliendo il ricorso di una donna italiana al cui bambino neonato era stato imposto di essere cattolico senza che lui - ovviamente - ne sapesse niente. Il padre del bimbo e i nonni paterni lo avevano battezzato contro il parere della madre, ma i giudici hanno detto che si tratta di violenza psicologica e gli hanno rotto il giocattolo (ai preti, non al bambino). O, meglio, il business.
La "notizia" è riportata da un giornale on-line, secondo il quale per i giudici di Strasburgo "L’Italia, permettendo il battesimo ai neonati viola la carta articolo 9 della Convenzione Europea in combinato disposto con l’articolo 14, in quanto i neonati non sono ancora in grado di intendere e di volere o emettere un atto personale e cosciente e, nella fattispecie sono obbligati e far parte di un associazione religiosa per tutta la vita. L’imposizione del rito chiamato sacramento tradisce il carattere di una dottrina che considera le persone come oggetti, il cui destino è deciso a loro insaputa da una organizzazione religiosa. Infatti, il battesimo impone al battezzato un sigillo indelebile, facendolo diventare a tutti gli effetti un iscritto e membro a sua insaputa e volontà e assoggettandolo alla suoi regolamenti e alla sua autorità. Come si evince nel canone 96 del Codice Cattolico di diritto canonico: «mediante il battesimo l’uomo è incorporato alla Chiesa di Cristo e in essa è costituito persona, con i doveri e i diritti che ai cristiani, tenuta presente la loro condizione, sono propri». Questa pratica lede il superiore interesse del bambino: sancito dall’art. 3, dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia ratificata dall’Italia il 27 maggio 1991 con la legge n. 176. che prevede che in ogni decisione, azione legislativa, provvedimento giuridico, iniziativa pubblica o privata deve salvaguardare l’interesse superiore del bambino".
E, secondo lo stesso "giornale", "Il Governo Italiano, entro 6 mesi (pena le sanzioni previste per le procedure di infrazione) dovrebbe adottare le relative riforme di Legge per rimediare alla violazione".
Ora, siccome siamo in Italia e in Italia i governi sono da un settantennio a trazione vaticana (oltre che mafiosa e massonica, cose che spesso coincidono come la santissima trinità), se la notizia fosse vera, io dubito fortemente che nessun governo entro sei mesi e nemmeno entro sei decenni farebbe una legge per adeguarsi a simili direttive dei giudici di Strasburgo.
E infatti la notizia non è vera e il "giornale" è un sito di satira (per dovere di cronaca, è il corrieredelmattino), che per un attimo ci ha fatto sognare. Anzi, ci ha regalato due sogni in uno: ottenere una specie di risarcimento morale per il mancato pagamento dell'Imu e denunciare una suocera che non si fa i cazzi suoi. Vuoi mettere la soddisfazione?
Su, ora svegliatevi, archiviate questa bufala laica, andate a comprare agli angoli delle strade una palma pasquale che non ho mai capito a che cazzo serve se non a sfregiare un po' di piante, indossate il sorriso più ipocrita che avete e andate a trovare la vostra cara mammina acquisita. Smack smack.

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