La storia mi ricorda tanto quelle che sentiamo quotidianamente in Sicilia, quando arrestano uno del racket delle estorsioni.
Davanti al negozio trovi una tanica di benzina, un avvertimento inequivocabile, ti rivolgi al boss della zona (di denunciare alle forze dell’ordine non se ne parla), chiedi protezione, ti accordi sul prezzo e da quel momento dormi tranquillo.
Solo che in questo caso protagonisti (e colpevoli in egual misura) sono il capo degli industriali italiani, il direttore di un quotidiano nazionale e un componente più che autorevole del cda dello stesso giornale (oltre che amico intimo del mandante).
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