Io me ne frego se ad essere colpita è Marianna
Madia, che mi sta politicamente sul cazzo come tutte le ministre e i ministri
del governo Renzi, primo ministro in testa: il punto è un altro. Il punto è che
i politici si attaccano su questioni politiche e con argomentazioni politiche e
un giornalista o sedicente tale non può permettersi di dare impunemente della
pompinara a una ministra della Repubblica ma nemmeno all'ultimo scarto della
società e nemmeno se questo è funzionale a sostenere una notizia.
Che non c'è.
Che notizia è - per quanto per un giornale di merda - che una giovane donna
stia in macchina con il proprio marito in un momento di pausa a mangiare un
gelato? Sarebbe stata una notizia se il gelato lo avesse pagato la presidenza
del Consiglio dei ministri (come fu per quello che sfrontatamente Renzi offrì
al mondo intero a spese di tutti noi); sarebbe stata una notizia (ma solo per i
parametri di un giornale di merda) se invece che con il marito fosse stata in
macchina con l'amante; sarebbe stata una notizia se invece di leccare un gelato
fosse stata sorpresa a sniffare una pista di coca.
Ma il
"giornalista" Alfonso Signorini, direttore di un giornale di merda,
proprietà (lui e il giornale) di un uomo per il quale le donne sono solo delle
troie da pagare, pur di vendere qualche copia in più non ha disdegnato la non
notizia e il titolo malizioso, ammiccante, umiliante: "Marianna Madia ci
sa fare con il gelato".
Tale e quale a
quegli scarti della società - loro sì - malati di arretratezza culturale, nei
quali ancora capita di imbattersi nelle vie delle nostre città presunte
civilizzate: personaggi - ma, almeno loro, con l'attenuante dell'ignoranza -
che sembrano essere usciti da un film di Ciprì e Maresco, voce roca, capelli
unti, pancia strabordante, cristi d'oro al petto che ti vedono mentre passeggi
con il gelato in mano e ti rivolgono una frase alla Signorini. Personaggi, gli
uni e l'altro, che ti provocano soltanto nausea e disgusto, personaggi di cui
faremmo volentieri a meno: scarti dell'umanità, appunto. Ma nel caso di
Signorini senza alcuna attenuante.
P.S.: Mi aspetterei che l'Ordine dei giornalisti della
Lombardia lo prendesse, come merita, a calci in culo. Ma temo che, ancora una
volta, come nel caso di Renato Farina, dimostrerà la propria inutilità.
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