domenica 26 ottobre 2014

Una famiglia allargata


Sapete che vi dico? In questo momento non parlo come dirigente di partito e scrivo mentre è in corso il Comitato centrale del mio partito a cui non ho potuto partecipare e che non so cosa deciderà; non fraintendetemi, però: non smetto dopo più di quarant'anni di essere comunista, ma - sapete che vi dico? - mi iscrivo al partito nato il 25 ottobre. A San Giovanni c'era un milione di persone e per ognuna che è partita ce n'erano almeno altre cinque che per varie ragioni (soprattutto economiche, perché a questo è servito anche lo smantellamento di tutti i diritti: ridurci alla fame per toglierci pure la possibilità di protestare) non hanno potuto esserci: almeno cinque milioni di persone, più del doppio di quelle che (destri compresi, cioè i più) hanno votato Pd alle ultime elezioni europee.
Cinque milioni di persone sono un partito grosso. Sì, lo so: là in mezzo c'erano tanti che hanno votato Pd e che ora la devono smettere di fare i pesci in barile, perché non basta una manifestazione a cancellare la responsabilità di avere dato il Paese in mano a un avventuriero. Ma adesso abbiamo tutti un dovere: farlo vivere quel partito nato il 25 ottobre senza che nemmeno ce ne accorgessimo. E' come quei bambini nati senza essere stati programmati ma che, dal momento in cui esistono, si amano con tutti se stessi, perché sono belli, intelligenti, allegri, socievoli e hanno una gran voglia di vivere. Diamogli un nome: chiamiamolo partito del lavoro, partito per il lavoro, partito per la Costituzione (non era questo, forse, che rivendicavamo - lavoro e rispetto della Costituzione -, tutti noi, precari, pensionati, lavoratori a tempo indeterminato e a tempo determinato, disoccupati, due giorni fa a Roma?), chiamiamolo come cazzo vogliamo, ma nutriamolo e facciamolo crescere. Tutti insieme, come se avesse milioni di mamme e di papà, come se fosse una famiglia allargata, di quelle dove ci si vuole più bene che in quelle tradizionali e ipocrite che piacciono a Giovanardi.
Io se c'è un partito comunista sono contenta, ma se ce n'è uno di tutta la sinistra lo sono ancora di più: perché non è normale, in nessuna parte del mondo, che ci sia un partito di destra e non ce ne sia uno di sinistra. E non è normale che un partito di destra si definisca di sinistra. Io voglio un partito di sinistra. E chi preferisce che il bambino sia nato morto perché pensa di essere più a sinistra degli altri o pensa di avere il copyright e pretende di annettersi gli altri in nome di una sorta di purezza della razza è solo un criminale politico. Esattamente come Renzi e il suo partito dei padroni, degli evasori fiscali, dei mazzettari e dei cementificatori.
Qualcuno ha detto che Renzi non potrà non tenere conto di quel milione di manifestanti, pur sapendo che lui - da arrogante e sbruffone fascista quale è - non ne terrà conto: adesso il punto è che noi non possiamo non tenerne conto. Altrimenti ci mandiamo affanculo da soli, senza bisogno che lo faccia Grillo.

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