Sapete che vi dico? In questo momento non parlo come
dirigente di partito e scrivo mentre è in corso il Comitato centrale del mio
partito a cui non ho potuto partecipare e che non so cosa deciderà; non
fraintendetemi, però: non smetto dopo più di quarant'anni di essere comunista,
ma - sapete che vi dico? - mi iscrivo al partito nato il 25 ottobre. A San
Giovanni c'era un milione di persone e per ognuna che è partita ce n'erano
almeno altre cinque che per varie ragioni (soprattutto economiche, perché a
questo è servito anche lo smantellamento di tutti i diritti: ridurci alla fame
per toglierci pure la possibilità di protestare) non hanno potuto esserci:
almeno cinque milioni di persone, più del doppio di quelle che (destri
compresi, cioè i più) hanno votato Pd alle ultime elezioni europee.
Cinque milioni
di persone sono un partito grosso. Sì, lo so: là in mezzo c'erano tanti che
hanno votato Pd e che ora la devono smettere di fare i pesci in barile, perché
non basta una manifestazione a cancellare la responsabilità di avere dato il
Paese in mano a un avventuriero. Ma adesso abbiamo tutti un dovere: farlo
vivere quel partito nato il 25 ottobre senza che nemmeno ce ne accorgessimo. E'
come quei bambini nati senza essere stati programmati ma che, dal momento in
cui esistono, si amano con tutti se stessi, perché sono belli, intelligenti, allegri,
socievoli e hanno una gran voglia di vivere. Diamogli un nome: chiamiamolo
partito del lavoro, partito per il lavoro, partito per la Costituzione (non era
questo, forse, che rivendicavamo - lavoro e rispetto della Costituzione -,
tutti noi, precari, pensionati, lavoratori a tempo indeterminato e a tempo
determinato, disoccupati, due giorni fa a Roma?), chiamiamolo come cazzo
vogliamo, ma nutriamolo e facciamolo crescere. Tutti insieme, come se avesse
milioni di mamme e di papà, come se fosse una famiglia allargata, di quelle
dove ci si vuole più bene che in quelle tradizionali e ipocrite che piacciono a
Giovanardi.
Io se c'è un
partito comunista sono contenta, ma se ce n'è uno di tutta la sinistra lo sono
ancora di più: perché non è normale, in nessuna parte del mondo, che ci sia un
partito di destra e non ce ne sia uno di sinistra. E non è normale che un
partito di destra si definisca di sinistra. Io voglio un partito di sinistra. E
chi preferisce che il bambino sia nato morto perché pensa di essere più a
sinistra degli altri o pensa di avere il copyright e pretende di annettersi gli
altri in nome di una sorta di purezza della razza è solo un criminale politico.
Esattamente come Renzi e il suo partito dei padroni, degli evasori fiscali, dei
mazzettari e dei cementificatori.
Qualcuno ha
detto che Renzi non potrà non tenere conto di quel milione di manifestanti, pur
sapendo che lui - da arrogante e sbruffone fascista quale è - non ne terrà
conto: adesso il punto è che noi non possiamo non tenerne conto. Altrimenti ci
mandiamo affanculo da soli, senza bisogno che lo faccia Grillo.
Nessun commento:
Posta un commento