C'è una stronza - non vedo in che altro modo
definirla - che su subito.it ha pubblicato un'offerta di lavoro con la quale cerca
qualcuno che vada a casa sua per fare il doposcuola a suo figlio, alunno di
scuola media. Dice che bisogna stare là tutti i pomeriggi dalle 15,30 finché
non ha finito i compiti, dunque almeno tre ore al giorno, e che lo stipendio -
si fa per dire - sarà di cento euro mensili. Aggiungendo che si farà una
settimana di prova, "eventualmente" retribuita. Dunque,
eventualmente, anche aggratise.
Quindi la
stronza pretende che un/una giovane, dopo aver passato dai tre ai cinque anni e
anche più a studiare e - per studiare - avere speso migliaia di euro fra libri
e tasse universitarie, vada da lei a fare non soltanto un lavoro che magari non
era esattamente quello a cui aspirava, ma per di più per ricevere un euro
virgola sei periodico per ogni ora di lezione. Roba che un'ipotetica figlia
maggiore liceale, se sua madre le avesse proposto di fare lezione al fratello
ciuccio aumentandole la paghetta mensile a cento euro, l'avrebbe mandata a
cagare malgrado l'amore fraterno spiegandole che nemmeno per fare le pulizie si
prende così poco e soprattutto che tre/quattro ore al giorno per cinque giorni
a settimana significano un lavoro impegnativo. Significa, per esempio, non
avere tempo per studiare. E all'ipotetica figlia maggiore liceale andrebbe pure
bene, perché non avrebbe spese di benzina o di autobus per raggiungere il
cosiddetto luogo di lavoro.
Ho risposto
all'annuncio della stronza, unicamente per chiederle se non si vergogna, e
sarebbe divertente se ciascuno che si imbatte in quell'offerta/offesa facesse
lo stesso. Intanto, anche senza forzare troppo con l'analogia, io ci vedo
almeno due o tre illeciti: violazione dell'articolo 36 della Costituzione,
caporalato, mobbing (non è forse violenza privata considerare meno della merda
la professionalità altrui?). E forse qualcuno dovrebbe ragionare sulla
possibilità di denunciare la stronza e le altre stronze e gli altri stronzi
come lei. Ma prima bisognerebbe denunciare e cacciare via a calci in culo chi
permette alla stronza di essere stronza: magari il fascista in camicia bianca amico
dei padroni secondo il quale il posto fisso non esiste più e quell'altro con la
faccia da ebete che ci propina la bizzarra equazione sciopero generale = più
disoccupazione. Magari bisognerebbe mandarli tutti e due al doposcuola. O farli
ricominciare dalle aste, "eventualmente" bocciandoli e rimandandoli
in prima elementare finché non capiscono che il lavoro merita rispetto e
diritti.
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