Ecco, ci mancava solo Giovannini.
L'ennesimo ministro del Lavoro che, invece di darsi da fare per creare posti di
lavoro, se la prende con i lavoratori: "Poco occupabili", secondo
lui, "perché molti di loro non hanno le conoscenze minime per vivere nel
mondo in cui viviamo e non costituiscono capitale umano su cui investire per il
futuro".
Ministro,
ne vogliamo parlare di quelli che hanno le conoscenze massime (curricula lunghi
come il Rio delle Amazzoni e "esperienze trentennali") e che proprio
per questo non vengono assunti perché i padroni non vogliono pagarli come
meriterebbero?
Ne
vogliamo parlare di quella merda di legge di cui voi oggi celebrate i dieci
anni, che ha istituito il precariato a tempo indeterminato e fatto a brandelli
il mondo del lavoro?
Ne
vogliamo parlare di operai cinquantenni altamente specializzati licenziati
dalle fabbriche che vanno a fare i badanti, di giornalisti che fanno le colf,
di giovani "ipermasterizzati" che fanno i camerieri nei pub?
Ne
vogliamo parlare di Rachid, italiano da sempre, che ha studiato quasi di
nascosto continuando a vendere accendini davanti alla sua università e che,
adesso che è diventato ingegnere, sa che dovrà continuare a fare "il
marocchino" ai semafori?
Ne
vogliamo parlare di quelli che nascondono il loro curriculum, come cosa di cui
vergognarsi, perché sono troppo qualificati per essere assunti?
Provi
a cominciare lei, signor Ministro, a dimostrare di avere le conoscenze minime
per fare il ministro. Alla fine forse persino lei sarà in grado di emettere il
verdetto: poco ministrabile!
Nell'attesa,
si offende se io e tutti i lavoratori qualificati disoccupati le facciamo un
augurio alla Grillo?
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