sabato 14 aprile 2012

Un aiutino all'igienista penale

Ma sì, ammettiamolo: le minchiate di Berlusconi ci mancavano. E, con tutto quel grigiume per di più infarcito di odio di classe, ci stavamo intristendo. Poi arriva lui e ci risolleva il morale. Almeno perché, non riuscendo più a far ridere, ha una capacità impareggiabile - che nemmeno questi assassini del lavoro venuti dopo di lui e che sono peggio di lui - di suscitare la tua stizza fino all'istinto omicida. Oddio, se devo essere sincera, a me per esempio vedere la Fornero in tv fa lo stesso effetto che a Nanni Moretti faceva il vecchio porco: mi devo girare dall'altra parte per non vomitare.
Comunque, torniamo al priapico blu. Ieri, facendosi intervistare dal giornale di famiglia perché ormai non se lo fila più nessuno, ha dato la sua versione sui fiumi di soldi con i quali ha ricoperto una serie di donne a pagamento chiamate a testimoniare al processo Ruby: "Quelle ragazze erano in difficoltà: era un dovere aiutarle".
Beneficiarie della beneficenza, l'igienista penale (non nel senso giuridico) Nicole Minetti, e le gemelle De Vivo, abituali frequentatrici del bordello di Arcore.
"La Minetti mi ha chiesto aiuto in un momento di difficoltà", ha detto il cosiddetto ex premier. Cos'è, non ce la faceva a fingere l'orgasmo? Aveva bisogno di un "aiutino" finanziario? E comunque: "Quando una persona amica in difficoltà chiede aiuto, non è necessario approfondire la destinazione".
Ah, quindi se i soldi le servivano per comprare una partita di droga va bene?

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