mercoledì 22 giugno 2011

La vergogna siciliana: l'Ars salva il seggio al condannato

Come se non bastasse la vergogna dei 17 deputati regionali su 90 che hanno avuto a che fare con la giustizia - alcuni ancora soltanto indagati, altri già condannati -, anche per reati gravissimi come i rapporti con la mafia, oggi l'Assemblea regionale siciliana ha ulteriormente infangato se stessa.
Con voto a scrutinio segreto, il cosiddetto "parlamento" siciliano ha infatti salvato il seggio del deputato Santo Catalano, esponente del Pid di Totò Cuffaro e di Saverio Romano, il primo già in carcere per mafia e il secondo indagato per concorso esterno e forse proprio per questo premiato dal governo Berlusconi con un posto da ministro dell'Agricoltura.
Condannato a un anno e 11 mesi per abusivismo edilizio e per abuso d'ufficio in concorso, in base una sentenza emessa dalla prima sezione civile del Tribunale di Palermo, Catalano era ineleggibile alla carica di deputato.
Oggi si votava sulla richiesta della Commissione verifica poteri di dichiarare decaduto il parlamentare: 38 hanno detto no e 35 sono stati i sì.
Vergogna nella vergogna, i parlamentari del centrodestra si sono alzati dai loro scranni per ricoprire di baci e abbracci il condannato e il pubblico ha applaudito la decisione.

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