La nonna mezza rincoglionita della mia amica
rispondeva sempre: "Buonasera". E aggiungeva: "Quant'è gentile
'sta signorina: mi saluta sempre!"
La signorina
era - e chi altri sennò? - una delle "signorine buonasera": quando la
Tv si guardava soltanto di sera e non oltre una certa ora e quando la Rai era
gentile ed educata. E ci insegnava l'educazione. L'annunciatrice (e lo so che
qui bisognerebbe fare tutto un discorso sui soli lavori a quel tempo
"concessi" alle donne che poi sono più o meno quelli concessi oggi,
con la differenza che allora le Cercato e le Orsomando andavano di voce e
sorrisi e non di tette e culi) annunciava i programmi degli unici due canali e
poi un triangolino "di cortesia" cominciava a lampeggiare per
segnalarti che stava iniziando il programma sull'altro canale e quindi, se
preferivi, potevi cambiare.
Quando faceva
caldo, la Tv si guardava in balcone e qualcuno in balcone ci restava pure a
dormire, sulla sdraio e con le lucciole che ora non ci sono più come le
signorine buonasera. I televisori girati verso l'esterno proiettavano riflessi
in bianco e nero e, nel momento in cui tutti erano davanti alla Tv, spuntava un
viso amichevole: "E' estate, le finestre sono aperte. Per evitare di
infastidire i vostri vicini, abbassate il volume del televisore". Di tanto
in tanto qualche ombra si salutava da un balcone all'altro, ci si scambiava un
sorriso, ci si diceva qualcosa.
Adesso di
rivolto verso l'esterno ci sono solo i condizionatori d'aria: porte e finestre
sono sbarrati e la città sembra popolata da fantasmi. Oggi ho sentito una
signora dire molto soddisfatta che, appena rientra a casa dal lavoro, accende
il condizionatore, preme su "speedy", che sarebbe non solo
velocemente ma anche "a palla", e chiude tutto. Come se fossimo in
guerra, come se ci fosse il coprifuoco. E gli unici rumori che sento ormai
soltanto io, unica ostinatamente con i balconi aperti, praticamente una specie
di panda estivo, sono quelli delle macchine che passano: tutte con i finestrini
sbarrati, l'aria condizionata a palla e dentro persone come pesci in un
acquario che nemmeno si parlano fra di loro, troppo prese a non perdere nemmeno
un soffio di aria condizionata e troppo disabituate a comunicare.
Al più,
innervosite dal caldo, dal traffico, dalla pioggia, da qualunque cosa, litigano
furiosamente e si mandano reciprocamente affanculo: come del resto vedono fare
in Tv.
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