Avete presente quei maschi che, un istante dopo il
momento culminante del finale travolgente, ti chiedono se ti è piaciuto? Che
poi sarebbe come andare in salumeria a comprare le uova e chiedere se sono
fresche. E cosa volete che vi risponda il salumaio, che sono quelle avanzate
dal comizio di Salvini di tre mesi fa?
Ora, a parte
che non è una performance artistica (ma è inutile ripetervelo, tanto non lo
capirete mai), se fate quella domanda i casi sono due: o la considerazione che
avete di voi stessi e del vostro pisello è ad altezza marciapiedi o la vostra
presunzione - e conseguente certezza di meritare un Nobel in scopologia - è al
livello della cima dell'Everest. E in ognuno dei due casi dovreste farvi vedere
da uno bravo.
Che so, per
esempio dagli scienziati dell'American Psychiatric Association che - mutatis
mutandis, ma non troppo se ci riflettete bene, perché sempre di prestazioni si
tratta e forse di un surrogato di prestazione sessuale - hanno certificato
l'esistenza di una malattia, chiamata "Selfitis", e del relativo
malato. Psichiatrico. Come dire? Lo sospettavo. Insomma, dicono gli studiosi
americani, che di psicopatici se ne intendono - non foss'altro che per la gran
quantità di disturbati mentali che dalle parti loro se vanno in giro ad ammazzare
la gente -, che se ti fai i selfie non hai tutte le rotelle a posto e manchi di
autostima. Oppure, aggiungerei, nei hai troppa. E, come dicevano gli antichi,
il troppo stroppia.
Io sarà che
sono strana e non mi piace farmi fotografare figuratevi fotografarmi, l'unica
cosa simile a un autoscatto che abbia fatto sono le foto alla macchinetta,
quelle che servono a rifare i documenti con la faccia di una appena scappata da
un manicomio criminale. Quindi questa cosa del selfie non la capisco. Che poi
se hai meno di quindici anni e ti fotografi compulsivamente da solo o in
compagnia posso anche capire che hai bisogno di conferme o che stai soltanto
facendo un gioco con gli amici. Ma se - malgrado i brufoli da quattordicenne macdonaldiano
- lo fai a quarant'anni, e per di più guidi un Paese, il sospetto che tu abbia
qualche disturbo della personalità mi viene: tipo che sei un serial premier. E
che, invece di fottere, preferisci comandare. Non rinunciando, però, a chiedere
ogni volta: "Come sono andato? Ti è piaciuto?"
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