Che vi devo dire? Ha ragione un mio amico che mi
prende in giro perché secondo lui sono una "romanticona", ma a me
'sta storia piace tanto. Cioè: mi piace e non mi piace.
Circola da
giorni ed è la storia del ministro francese dell'Economia, Emmanuel Macron, che
ha scelto il 14 luglio, anniversario della presa della Bastiglia, per svelare
di avere sposato la sua insegnante di lettere del liceo, Brigitte Trogneux, di 20 anni più grande
di lui, ben otto anni fa. Otto anni, vi rendete conto? Questi due hanno dovuto
aspettare otto anni - non nell'Italia di Giovanardi, ma nel Paese più
illuminista del mondo - e scegliere una data rivoluzionaria per far sapere a
tutti che si amano da vent'anni.
Mi piace
questa storia, perché è una storia d'amore e io, sì, ha ragione il mio amico, sono
una romanticona e mi piacciono tutte le storie d'amore: fra coetanei e fra "sbilanciatetanei",
fra donne e uomini, fra donne e donne, fra uomini e uomini, fra bianchi e neri,
fra neri e gialli, fra Capuleti e Montecchi, e così all'infinito. Anzi: più sono complicate e più mi
piacciono. E questa mi piace tanto perché mi ha fatto ripensare subito a
un'altra storia francese, rivoluzionaria, di cui mi innamorai quattordicenne:
film "scandaloso", tratto da una storia vera altrettanto
"scandalosa", quel "Mourir d'aimer" di André
Cayatte che raccontava l'amore fra un'insegnante e il suo
allievo. Lì si moriva, qui non muore nessuno per fortuna (se non, speriamo il
più tardi possibile, per scadenza dei termini) e però non mi piace per niente
che a distanza di oltre quarant'anni da quel film due persone che si amano
debbano temere il giudizio degli altri perché lei ha vent'anni di più.
Evidentemente zoccola nel sentire comune; evidentemente uno strafigo se a
mettersi con una ragazza molto più giovane fosse stato un uomo. Lo dimostrano i
titoli di merda di certi giornali - "Il baby-ministro e la prof-mamma",
"Il ministro e la prof: la relazione che infiamma la Francia",
"Emmanuel Macron: il (giovane) ministro e la sua ex prof" - che non
disdegnano di sottolineare tre volte la differenza d'età.
E non mi piace
per niente anche il sospetto che avvelena le mie tendenze diabetogene: non è
che per caso questo esponente del Partito socialista francese, generazione
renziana, destro come il suo coetaneo italico, ha scelto di far vivere in
clandestinità la sua compagna per tutto questo tempo per non pregiudicare la
propria carriera politica? E non è che poi ha potuto "svelarsi"
perché è ricco e famoso come una star del cinema?
In ogni caso, io
uno che ha vent'anni meno di me non me lo sposerei: già sono dei cazzoni inaffidabili
a sessant'anni, figurarsi a quaranta. Ma questa è un'altra storia.
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