Lorenzin, siediti che ti spiego un paio di cose. Io
appartengo a quella categoria di donne (quasi tutte) che mettono la loro salute
all'ultimo posto. Prima, sempre prima, ci sono il lavoro, i figli, il
fidanzato, il partito, il marito, il cane, i gatti, la casa da pulire, i
nipoti, insomma il mondo. Di solito, prendi un'aspirina e vai.
Ma arriva il
momento in cui ti dici che non è possibile gestire il mal di testa quotidiano
l'aspirina, vai dal medico ed entri nel vortice di esami e visite
specialistiche dalle quali discenderanno altri accertamenti: probabilmente
quelli che lei, ministra, ritiene non necessari perché servono a me - che ne
farei volentieri a meno perché sono una rottura di coglioni e mi fanno perdere
un sacco di tempo -, ma se fossero per lei che forse nemmeno li paga e forse
non aspetta mesi per essere visitata scommetto che diventerebbero vitali.
Ora, dopo
averci detto per decenni che la prevenzione è fondamentale, ci venite a dire
che alcuni accertamenti sono "non necessari", unicamente per
giustificare i tagli alla sanità che non scalfiranno i ricchi e vi
consentiranno di continuare a non far pagare l'Imu ai vostri amici preti e a
non stanare i vostri amici grandi evasori fiscali.
Sa, ministra, non
necessario è se prendo un'aspirina effervescente l'unico giorno in cui non mi
fa male la testa, soltanto perché ho voglia di una bibita gasata; ma se
l'emicrania è costante qualche accertamento è necessario.
Le faccio
qualche altro esempio: non necessari sono i manager della Sanità designati dal
politico mafioso, i medici promossi in quota politica, i parenti e gli amici
del medico o del manager visitati nelle ore di ambulatorio facendoli passare
prima degli altri e senza nemmeno uno straccio di prescrizione. Cioè, tutto ciò
che contribuisce allo spreco del denaro pubblico e che lo consente.
Per essere più
chiari: non necessario è un governo che ogni giorno cancella un articolo della
Costituzione. Anzi, più che non necessario direi che è proprio superfluo: come
i peli della pubblicità.
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