giovedì 15 gennaio 2015

Il criterio


Certo che Renzi il rottamatore non smette mai di attingere al bagaglio metodologico dei rottamati, rottamandi, rattamaturi.
L'ultima trovata, tirata fuori a reti sottomesse dal furbastro di palazzo Chigi, è quella del "criterio". Che di solito a mia pluriennale memoria si adotta anche per designare i dirigenti di partito impresentabili o indigeribili e mettere a tacere elegantemente, senza che finisca in rissa, eventuali voci di dissenso. E dunque si stabilisce il "criterio": età, genere, stato civile, professione, professione della moglie o del marito, luogo di nascita, città in cui ha cominciato la carriera professionale, capacità di parlare con tutti, e così via. Cose che di solito non c'entrano un cazzo con le capacità politiche e con il senso della democrazia, ma hanno la stessa funzione lenitiva della vaselina.
Sicché, metti che per caso l'età sia una sessantina d'anni, la professione di quelle che si rispettano, gli inizi della carriera in uno sperduto paesino dell'entroterra, e soprattutto abbia il dono delle affettuosità nei confronti dei presunti avversari, si prende questo vestito, si prova a tutti i "papabili", un po' come la scarpetta di Cenerentola, finché non si trovi qualcuno che l'indossi a pennello e... ma che combinazione! Ma guarda! E chi l'avrebbe detto? Sembra fatto apposta!
Come negli appalti. Specifiche tecniche, tipo di strada da costruire, tipo di materiale da usare, tempi di consegna, numero di lavoratori da impiegare... tutto normale, tutto secondo le regole, ma poi appare il "criterio": il nome dell'azienda aggiudicatrice deve cominciare per A, la residenza dell'amministratore delegato essere a B, nella sede della società ci devono essere 12 sedie della marca C a strisce colorate, 24 sedie della marca D à pois. Preferibile, ai fini dell'aggiudicazione della gara, che il presidente del consiglio di amministrazione abbia un neo sulla chiappa destra. E' il criterio, bellezza!
E il criterio prevede anche che i giornalisti di regime (cioè quasi tutti) si cimentino in operazioni di depistaggio facendo persino il nome di Paperino alla presidenza della Repubblica e tacendo sull'unico forse ormai deciso. Sembra sia una clausola espressamente prevista dal loro contratto di assunzione. Alla voce: criterio.

1 commento:

  1. Del resto "criterio" è termine politicamente più anodino di "Patto del Nazareno" del quale è chiaramente sinonimo

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