domenica 17 agosto 2014

La ragione, la Regione e la religione


Mia madre oggi era incazzata nera. Ha detto che, se fosse stata più giovane, avrebbe fatto la rivoluzione. Non ci credo: non l'ha fatta nel '48 (nel senso di Ottocento), perché non c'era; non l'ha fatta nel '68 (nel senso di Novecento), perché ama troppo le comodità. Ma - come dire? - basta il pensiero.
E il pensiero che ha fatto risvegliare in lei i moti rivoluzionari dell'8 (nel senso di agosto) è che a quanto sembra il comune di Pedara, con grande gioia del sindaco democratico (e cristiano) "Entoni" Barbagallo e del parroco e con i soldi della Regione - dunque, nostri -, ha comprato per due milioni di euro la casa della cosiddetta Beata Peppina, cioè Giuseppina Faro, una "serva di dio" nata proprio un anno prima dei moti ottocenteschi nella cui biografia slash agiografia si parla di un elenco dettagliato di grazie (almeno tre, I suppose: Grazia, Graziella e grazie al...) "ottenute da diverse decine di fedeli in varie parti della Sicilia e anche all'estero per intercessione della Faro", aggiungendo che fece voto di verginità ma solo "temporanea" (e chiamala scema!) suscitando con il suo esempio "in molte fanciulle il desiderio di consacrarsi al Signore nella verginità e nella carità". E qui, in effetti, si potrebbe configurare il miracolo.
Il pensiero, la ragione che ha fatto scattare l'indignazione di mia madre è questo - ragionevolmente e in sintesi - e non fa una grinza: buttano i soldi per rilevare la casa di questa tipa per farne conoscere le opere e ottundere le menti mentre a Racalmuto la casa di Sciascia cade a pezzi, non c'è un cent per ristrutturarla trasformandola in museo e c'è il pericolo che per poche decine di migliaia di euro finisca in mano a privati che chissà cosa ne faranno.
Questo dice la ragione. La Regione invece deve trovare tutto questo normale, così come deve trovare normale tagliare i fondi - decretandone nei fatti la chiusura - all'Istituto Gramsci dove, oltre a tutto il resto, è custodito l'archivio di Pio La Torre, cioè uno dei pochi che hanno tentato di restituire dignità alla Sicilia e di aprire le menti dei siciliani. E la religione se ne pasce. Già, ma la casa di Sciascia o il Gramsci quanti voti vuoi che spostino?
Naturalmente, anche se le puttanate ormai le fanno in ogni stagione, continuano a privilegiare l'8 - cioè agosto - così la gente non ci pensa, perché o si sta godendo le vacanze o sta bestemmiando perché l'unica vacatio rimasta è quella del lavoro. E non basterebbe nemmeno un miracolo della vergine temporanea per trovare un posto: nemmeno temporaneo.

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