domenica 23 marzo 2014

Carta igienica di seta?

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Caro, carissimo, eccessivamente dispendioso - direi - ingegner Moretti, lei che minaccia di andarsene se le decurteranno di un po' il suo stipendio da oltre duemila euro al giorno (cioè quello che un serio professionista guadagna in un mese e quello che nello stesso arco di tempo guadagnano quattro altrettanto qualificati precari), lei che sostiene che un manager bravo debba essere strapagato, lei lo sa quanto impiega un treno per andare da una parte all'altra della Sicilia? Quasi lo stesso tempo che impiegò Cristoforo Colombo a circumnavigare la terra. Quindi, se tanto mi dà tanto, lei non deve poi essere così bravo.
E lo sa quanti pendolari perdono il posto per non essere arrivati puntuali a causa dei suoi treni in ritardo? Quindi, se tanto mi dà tanto, lei non deve poi essere così bravo.
E lo sa quanti bravi manager e professionisti sono costretti a lasciare la loro terra e la loro famiglia perché c'è uno che viene pagato per cento e cento che vengono pagati per uno?  E lo sa quanti giovani hanno smesso di cercare lavoro prima ancora di cominciare a cercarlo? E lo sa quanti cinquantenni all'improvviso disoccupati, malgrado i chili di curriculum e i trent'anni di esperienza professionale, sono costretti ad accettare un lavoro di merda che non riconosce la loro professionalità e ad essere pagati meno di una donna delle pulizie?
Certo, sono d'accordo con lei: un manager bravo dev'essere pagato bene. Ma - sa - dovrebbe essere pagato non dico bene ma almeno in maniera dignitosa anche un medico bravo, un insegnante bravo, un giornalista bravo, un ingegnere bravo o degli operai bravi, come l'ingegnere rapito ieri in Libia perché se n'era andato lì a rischiare la vita non trovando lavoro in Italia e come i due muratori calabresi che due mesi fa sempre in Libia hanno subìto la stessa sorte per la stessa ragione.
Ora, a parte che "bene" non vuol dire essere pagati quanto il sultano del Qatar e che in un momento in cui si chiede di fare sacrifici a lavoratori e pensionati dovrebbe avere almeno il pudore di tacere, che ne direbbe - prima di fare rivendicazioni del cazzo - di cominciare davvero ad essere un bravo manager? Per esempio cominci a far andare i treni in orario e a garantire che i cessi siano puliti. Altrimenti paghi una penale per ogni treno in ritardo - diciamo una giornata del suo lavoro, da destinare a quattro disoccupati - oppure si armi di ramazza, detersivi e olio di gomito e faccia brillare quelle latrine come fossero la reggia di Versailles.
Che poi vorrei capire: che cazzo ci si fa con duemila euro al giorno? Come cazzo si fa a spendere duemila euro al giorno? Che fa, i fazzolettini usa e getta glieli fabbricano apposta di seta? E pure la carta igienica per il suo culo dorato è di seta? Di quante ore dev'essere fatta una giornata per riuscire a spendere tutti quei soldi? E poi, quando farà la fine che fanno tutti (perché lei può avere pure un sacco di soldi, ma - si rassegni - l'immortalità non è in vendita neppure per tutto l'oro del mondo), cosa farà, si porterà i suoi tesori nella tomba come un faraone? Dia retta: lo usi meglio il suo tempo, non lo lesini alla sua famiglia e ai suoi affetti (ammesso che sappia di cosa sto parlando), se ne vada in pensione e recuperi il tempo perduto nell'accumulazione di ricchezze effimere. E soprattutto non spari cazzate, ché a qualcuno potrebbero pure girare i coglioni. Diciamo a circa sette milioni di italiani, fra precari e disoccupati. Riesce a immaginare quattordici milioni di coglioni che girano?

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