giovedì 19 dicembre 2013

Larghe intese da Basso Impero


Da qualunque parte la si guardi, questa storia è uno schifo. Lui è una merda e basta anche soltanto guardare la sua faccia da maiale (mi si perdoni il "lombrosismo" da bar) per accorgersene, ma pure lei non è che ne esca tanto bene.
Lui è quel Luigi De Fanis, assessore Pdl alla Cultura della Regione Abruzzo, arrestato un mese fa perché avrebbe chiesto tangenti per l'affidamento delle celebrazioni per i 150 anni dalla nascita di Gabriele D'Annunzio e con i soldi delle mazzette si sarebbe dato alla pazza gioia. Champagne, alberghi di lusso e il solito corredo del parvenu impunito.
Lei è la sua segretaria, arrestata e messa ai domiciliari nella stessa operazione, balzata ai disonori della cronaca un mese dopo, quando è saltato fuori il contratto in base al quale avrebbe dovuto fare sesso a pagamento con il suo capo quattro volte al mese.
Fa schifo se è vero che lui l'ha costretta e che era spaventata.
Fa schifo doppiamente se lui non l'ha costretta e lei l'ha fatto per lucrare su un potere fatto di imbrogli, porcherie e ingordigia pecuniaria e ha offeso la dignità (il concetto di dignità e la dignità di quanti un lavoro non lo trovano, ma non si vendono) lasciando il suo lavoro a tempo indeterminato per quattro scopate al mese e poche ore di segreteria infarcite da molte ore di permessi.
Fa schifo perché la loro larga intesa - lui del Pdl, lei del Pd - è l'esatta riproduzione in miniatura di quelle larghe intese che hanno svenduto la dignità di un Paese intero, dove ormai non importa più se sei di destra o di (molto presunta) "sinistra"; dove il comandare è, sempre di più, meglio che il fottere (se poi riesci pure ad associarli hai fatto bingo); dove l'immagine della donna, che sia oggetto o soggetto prepotente (come dimostrano certe sempiterne signore della politica), è sempre di più legata a un potere ottenuto e conservato con i mezzi più schifosi. Altro che Basso Impero!

1 commento: