venerdì 3 febbraio 2012

Turi Sparaminchiati e le assunzioni all'Amt

Ci fosse stato Nanni Loy, ci avrebbe fatto un film: "Pacco, paccotto e contropaccotto".
Nella parte dei polli protagonisti: cittadini catanesi, lavoratori, aspiranti lavoratori. Deuteragonisti di una tragedia sfociata in farsa: un sindaco dall'occhio acquoso, un presidente di azienda municipalizzata, assessori, consiglieri comunali, eccetera.
Dunque, facciamo un passo indietro: a fine estate - con rullo di tamburi, grancassa, fuochi d'artificio e messaggi a reti monopolizzate - il sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli, rende noto il nuovo piano per il traffico all'interno del quale "brilla" il ruolo dell'Amt della cui trasformazione in SpA il primo cittadino si fa vanto. E infatti: assunzione di cento nuovi autisti, istituzione di nuove linee di autobus, acquisto di nuove vetture, installazione di paline elettroniche per informare i cittadini sui tempi di attesa dei mezzi. Immancabili - trattandosi di una carnevalata - ricchi premi e cotillons.
Allora: le nuove linee altro non erano che quelle storiche per Barriera e San Giovanni Galermo; gli autobus se li hanno comprati io non li ho visti; le paline le hanno messe tre mesi fa e ancora non funzionano a meno che il loro ruolo non fosse quello di rompere i coglioni ai pedoni che si trovano a dover fare la gimkana in marciapiedi sempre più stretti; ma quanto ai cento nuovi autisti....no, certo, di assumere li hanno assunti. Vi ricordate? Hanno fatto una cosa a rate perché avesse un impatto mediatico prolungato nel tempo, una sorta di azione retard - come quelle medicine che impiegano ore a rilasciare il principio attivo così l'effetto dura di più -, prima 26, poi 34, poi altri 30. A parte che, se la matematica non è un'opinione, fa novanta e non cento, ma facciamo finta che sia un dettaglio, ogni volta Stancanelli li ha convocati in sala giunta per consegnare loro la lettera ufficiale di assunzione.
La prima volta, lo sguardo acquoso grondante commozione, timido e modesto, l'uomo dall'occhio ceruleo si schermì, parlando con i nuovi assunti: "Non dovete ringraziare me, ma l’azione amministrativa che ha permesso di salvare un’azienda decotta che abbiamo trasformato in società per azioni". Immediatamente trasformati i protagonisti in comparse da far intervistare ad uso elettoralistico, già che c'era si faceva prendere la mano dalla retorica aggiungendo: "Voi siete l’esempio tangibile dell’azione di risanamento di una azienda che ritengo uno dei pilastri della città". E se questo è il pilastro, forse è il caso di chiamare la Protezione civile.
Comunque di assumere li ha assunti (forse, se non era una sceneggiata anche quella), peccato che qualche giorno fa il direttore generale dell'azienda abbia comunicato - secondo quanto scrive oggi il quotidiano online Siciliamediaweb - una cosa che già i sindacati temevano da mesi e cioè che gli stipendi di gennaio non saranno pagati "per mancanza di risorse finanziarie".
Una volta a Catania c'era uno che veniva chiamato con un soprannome, Turi Sparaminchiati, per il suo irresistibile bisogno di raccontare balle al cubo. Cento nuove assunzioni? No, ma perché così poche? Facciamo mille, diecimila, addirittura "un milione di posti di lavoro". Se l'avesse saputo, Nanni Loy l'avrebbe infilato nel film. E ci avrebbe messo anche un altro leggendario personaggio catanese: quel Pippo Pernacchia che faceva le pernacchie a pagamento con tanto di tariffario. Però a Stancanelli gliele avrebbe fatte gratis, perché quando uno merita...

Nessun commento:

Posta un commento