Onesto è onesto, non si può negare. Perché
lui ci aveva avvisati: «Sono abbastanza incensurato». E abbastanza vuol dire
abbastanza. Non ci ha detto «sono tutto incensurato». Quindi non mentiva. E un
politico che non mente – ammettiamolo - è una perla rara. Riteniamoci fortunati.
Dunque Luigino, anche detto Genovese junior
- figlio ventunenne nonché erede politico e “morale” di Francantonio, l’ex
segretario regionale e deputato del Pd, poi passato armi, bagagli, figli,
parenti, pacchetti di voti e amici degli amici a Forza Italia -, quello che
alle scorse elezioni regionali siciliane ha preso più di 17.000 preferenze
contribuendo non poco all’elezione di Nello Musumeci, il presidente che socraticamente
sapeva di non sapere quali fossero i candidati a sostegno della sua elezione e
già se ne trova un grappoletto indagati, insomma Luigino oggi indagato per
quisquilie come evasione fiscale e riciclaggio quando ci ha detto di essere
«abbastanza incensurato» in fondo diceva il vero. E forse voleva farci sapere
qualcosa. Che quell’«abbastanza» nascondesse la consapevolezza di una cosa non
duratura e non completa? Ci voleva far sapere che presto che presto sarebbe
stato “molto” indagato?
Del resto, ci aveva anche avvertito che il
suo faro politico è il teorico dell’evasione fiscale, Silvio Berlusconi. Sicché,
guidato dalla luce del redivivo cavaliere e dall’amorevole padre, il
giovincello “onorevole” senza onore – anziché emigrare per trovare lavoro come
la maggior parte dei suoi coetanei che non hanno né padri immeritatamente
influenti né padrini - si sarebbe prestato a far migrare all’estero una
quantità di soldi che una persona onesta, lavorando otto ore al giorno per
quarant’anni, non vede in tutta la sua vita. Gli inquirenti hanno trovato all’estero
fondi per 16 milioni di euro variamente intestati a lui e alla sua onorevole
famiglia.
Ora, in attesa che padre e figlio
diventino “abbastanza” carcerati, lubranianamente la domanda sorge spontanea:
ma che uomo di merda è un padre che mette nei guai il proprio figlio per nascondere
i propri loschi traffici? E un’altra domanda vorrei fare al “Presidente”
Musumeci, che si è dimenticato di presiedere mentre si preparavano le liste che
avrebbero dovuto sostenerlo e ha lasciato che fossero piene di portatori di
pacchetti di voti lerci: adesso che fa, li restituisce quegli oltre 17.000 voti?
E che ne direbbe di dimettersi? Che cosa ci vuole ancora per essere “abbastanza”
vergognato?
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