giovedì 1 ottobre 2015

L'università porca

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Sono migliaia. Migliaia, capite? Altro che numero chiuso, test d'ingresso a Medicina, estate passata a studiare nella speranza di essere presi. Migliaia che si sono fatti il culo pur sapendo che ad essere scelti sarebbero stati soltanto in quindici. Migliaia trepidanti dietro una porta in attesa del risultato. Migliaia con irriducibile spinta motivazionale.
E per accedere a quale prestigiosissimo corso accademico? Ma a quello di Rocco Siffredi, naturalmente. Praticamente un corso di minchia. Come i tanti, del resto, che fioriscono negli atenei italiani pur di assicurare una cattedra ai figli dei baroni.
Questo si chiama Siffredi Hard Academy (emmecojoni), volendo tradurre approssimativamente "l'università porca": un corso (privato) di due settimane - praticamente una sveltina - per insegnare a ragazze e ragazzi come si fa l'attore porno, preceduto dallo slogan "i talenti vanno formati" e pubblicizzato con un video di una trentina di secondi in cui i maschi stanno seduti in cerchio con le gambe incrociate e sono vestitissimi in jeans e maglietta, mentre le ragazze - come da tradizione berlusconiana - sono al centro in abbigliamento da zoccole e gambe rigorosamente divaricate o a culo a ponte, giusto per farci intendere che nessuna delle sessantaquattro posizioni verrà trascurata.
Che poi, se ci pensate, non è tutta colpa di Siffredi. E' che il settore tira. Basta guardare i dati forniti da Pornhub, secondo cui gli italiani rientrano fra le prime dieci popolazioni che usufruiscono dei suoi servizi e servizietti.
La ricerca del sito di video pornografici svela anche che gli italiani cliccano meno la domenica (salvo poi scatenarsi il lunedì), si astengono ad agosto e "prendono una rispettosa pausa" il giorno di natale. La famiglia tradizionale prima di tutto. Preferibilmente accompagnata da indignazione per l'esistenza dei gay e per l'educazione di genere nelle scuole. Così il teatrino è perfetto. Roba da (porno)attori e da politici consumati. Tipo quello del Pd, quel tale Nicola Cucinotta che proclama senza vergogna "meglio omofobo che sodomita". Ragazzi, d'ora in poi se volete sfondare nella vita pubblica non iscrivetevi a Scienze politiche: andate all'università porca. Magari vi ritrovate consiglieri comunali o persino presidenti di regione.

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