Ai miei tempi il "bollo" tecnicamente si
chiamava tassa di circolazione. Poi cominciarono a proliferare gli italici
furbi che sostenevano di non usare la macchina e di tenerla sempre
parcheggiata, messa lì, proprio sotto casa, fissata al suolo come fosse una
fioriera: l'auto immobile. Sicché a un certo punto, per farla pagare a tutti
(non prevedendo l'evasione di necessità di questi anni di crisi, più forte
della paura di essere beccati), le cambiarono nome: tassa di possesso. Insomma:
hai l'auto, paghi il bollo. Poi quello che ci fai, se la usi per pomiciare o
per fare le rapine, sono fatti tuoi. Un'auto, un bollo; due auto, due bolli. E
così via. Non solo: più è grande e più paghi. Principio elementare di equità
fiscale, direi. Ma a quei tempi il brufoloso che vuole togliere la tassa sulla
prima villa forse non era neanche nato e siccome non è neppure tanto
intelligente non può capire. Oltretutto, lo pagano per fingere di non capire.
Mettiamo la
storia del canone Rai che lui vuole fare pagare in bolletta a tutti nella
stessa misura: a chi ha un solo televisore in soggiorno e a chi ne ha uno per
ogni stanza, a chi ne ha uno gigantesco nella prima villa nella villa al mare
nella villa in campagna e persino nello yacht, a chi lo tiene acceso tutto il
giorno e a chi lo accende il minimo indispensabile.
Ecco, prendete
me, per esempio. Non vorrei essere accusata di fare Cicero pro tele sua o,
peggio, del reato di interesse privato in atti di blog, ma io perché devo
pagare quanto quello che accende la tv all'alba e la spegne alle due di notte,
oppure di uno che ha tanti televisori che nemmeno in un negozio di
elettrodomestici? Io l'accendo all'una e mezza per vedere il tg dell'ora di
pranzo e spengo; la riaccendo alle otto di sera per vedere il tg dell'ora di
cena, guardo qualcosa e, qualunque cosa sia, esattamente due ore dopo mi spengo;
e un secondo prima lo spengo. E perché io, che ho un televisore di dimensioni
normali, dovrei pagare quanto uno che ha un televisore a tutta parete che manco
al cinema? Soprattutto: perché io e i milioni di io disoccupati, pensionati,
sottopagati, pagati in nero, poveri insomma, dovremmo pagare quanto lo stronzo
con il villone e lo yacht comprati evadendo le tasse?
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