domenica 13 novembre 2011

Si è rotto il preservativo

Marco ieri diceva che è una specie di coitus interruptus.
Parlavamo del fatto che ci hanno tolto la possibilità di godere a pieno delle dimissioni di Berlusconi, di lasciarci andare all'euforia. Una gioia dimezzata, interrotta appunto, perché Berlusconi non l'abbiamo mandato via noi e soprattutto perché al suo posto ci hanno messo uno che non frequenta mafiosi, non va a puttane, e non si farà strettamente esclusivamente gli affari suoi, ma che comunque farà quelli delle banche e del grande capitale e le persone - quelle vere, che campano di stipendio o che non campano nemmeno di stipendio -, per restare alla metafora "erotica", la prendono lì.
Poi ci ho riflettuto. E' peggio, è molto peggio del coitus interruptus. Perché quello almeno te lo aspetti, lo sai che a un certo punto accadrà, ed è sempre meglio che mettersi ad armeggiare con quel rompicapo di plastica puzzolente che quando hai capito come funziona ti è già passata la fantasia.
Questo è incommensurabilmente peggio: è come quando il preservativo si rompe sul più bello e un momento magico diventa un incubo e passi un mese nell'angoscia perché non sai quello che ti aspetta. E non te lo puoi permettere perché sei troppo giovane o troppo vecchia, o troppo povera....
E a questo punto c'è solo una possibilità, per evitare soluzioni drastiche: che ci vengano presto le elezioni.

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