martedì 5 luglio 2011

Indagati e condannati, vogliamo fare i deputati

Ma tu guarda che pretese! A Palermo c'è qualcuno che, per il solo fatto di essere indagato o condannato, vuol essere candidato al "parlamento" regionale.
Buontemponi o ingenui? Fatto sta che stamattina nelle vie centrali del capoluogo siciliano sono apparsi degli striscioni: "Siamo indagati e condannati, vogliamo fare i deputati".
Eh, no, ragazzi. Non è che uno fa il deputato così. Intanto, come diceva Rocco Barbaro: anche nella ndrangheta non è che si entra così facilmente, "una volta si entrava per amicizie, ora visto che c'è crisi bisogna fare pure il concorso...anche nella ndrangheta....c'è una mafia!" E io aggiungerei: anche nella mafia c'è una ndrangheta... Non è che ti candidano solo perché sei stato condannato per aver camminato in costume da bagno in una località turistica il cui sindaco aveva emanato un divieto per compiacere le beghine del paese. Oppure, che so, perché sei un disoccupato affamato e hai rubato una confezione di uova. Non è che ora si mettono a candidare tutti i condannati, a rischio di danneggiare il buon nome dell'Assemblea regionale siciliana! C'è una graduatoria, devi presentare curriculum, sottoporti a un esame rigorosissimo e comunque è inutile che fai domanda se non hai commesso un certo tipo di crimine perché si viene candidati soltanto se indagati o condannati per alcuni reati di alto livello. Consultare l'elenco nel sito ufficiale dell'agenzia rapinatori seriali.
Titolo preferenziale, che fa schizzare ai primi posti della graduatoria, è avere rapporti con la mafia (e pure con la ndrangheta e la camorra, che fa punteggio). C'è il caso che ti facciano pure presidente di qualcosa con un curriculum così.
Poi, appena un gradino più in giù, ci sono i reati di corruzione, concussione, abuso d'ufficio, truffa ai danni dello Stato, appalti truccati, voto di scambio e simili. Comunque per maggiori chiarimenti e magari per un corso full immersion rivolgersi ai deputati dell'Mpa, del Pdl, dell'Udc e del Pid che sono dei veri maestri in questo e sotto la loro guida diventerete in men che non si dica candidabili. Tenete conto che se fate anche gli spacciatori e avete una fitta rete di clienti, siccome la candidabilità dipende anche dalla consistenza dei pacchetti di voti, avrete una chance in più.
Ma se pensate che vi spetti un posto all'Ars perché avete i coglioni che girano a mille a causa di questi delinquenti che ne occupano abusivamente un terzo e perché siete stati denunciati per aver partecipato a una manifestazione di protesta non autorizzata contro i 27 indagati e/o condannati su 90 che stanno rubando la vita ai siciliani, vi siete sbagliati di grosso perché in questa regione (e in questo Paese) le cose vanno all'incontrario: in galera ci va chi si batte per la legalità, per il lavoro, per l'ambiente mentre gli assassini di futuro vanno in Parlamento.
Leggo dalle agenzie che oggi pomeriggio durante la seduta d'aula gli ideatori degli striscioni faranno un presidio davanti a Palazzo dei Normanni, sede dell'Ars, per protestare contro il fango di cui gli "onorevoli" hanno ricoperto la nostra regione: spero che siano in tanti e che magari (senza fare danni, però) entrino, li prendano uno per uno per le orecchie e li buttino fuori a calci in culo. Solo per il gusto di fargli conoscere l'umiliazione: quella che giornalmente subisce chi si è fatto un culo così a studiare e ha un curriculum davvero di tutto rispetto ma è costretto ad emigrare o ad accettare lavori degradanti, chi va a sbattere contro una mafiosità diffusa che dà per scontata la raccomandazione, chi vede distruggere l'ambiente e i beni culturali da palazzinari e cementificatori senza scrupoli.

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