Vi ricordate Veronica Lario, quando – avendo perso tutte le speranze – si rivolse agli amici di Berlusconi chiedendo loro di aiutarlo perché malato? Ecco, non so perché ma oggi mi ha fatto pensare a lei leggere che Elisa Isoardi, fidanzata stiratrice di Matteo Salvini, ha scritto un post su Istagram per chiedere a una certa “madonna dei nodi” di sciogliere i suoi. Lo ha fatto dopo che il ministro delle interiora aveva annunciato un prossimo incontro con il papa, peraltro subito smentito dal Vaticano. Che se non gli ha dato del fanatico, poco c’è mancato.
Anche lei, come Veronica e come milioni di italiani, deve avere pensato: «Quest’uomo è malato». Sicché ha preso dita e tastiera e ha pubblicato questa preghiera sibillina rivolta a quella che chiama “la mamma di tutte le mamme”: «Madre le cui mani lavorano senza sosta per i tuoi figli tanto amati, perché sono spinte dall’amore divino e dall’infinita misericordia che esce dal tuo cuore, volgi verso di me il tuo sguardo pieno di compassione, guarda il cumulo di ‘nodi' che soffocano la mia vita. Tu conosci la mia disperazione e il mio dolore. Sai quanto mi paralizzano questi nodi e li ripongo tutti nelle tue mani».
Ora, forse Isoardi non si è resa conto, ma si ha la sensazione che il nodo di cui parla e che non riesce a sciogliere sia quello che la lega a un uomo cattivo e frustrato, violento, malato di protagonismo, che pur di emergere manderebbe davanti al plotone di esecuzione la propria madre e che non esita a fare retorica sui propri figli e sul suo essere padre (che poi, a dirla tutta, non è che per essere padre ci voglia molto: bastano una bottarella e un preservativo rotto). E dunque qualcuno dovrebbe spiegarle che la madonna ha già i suoi cazzi, con quel suo figlio “buonista” che se la fa con tutti e se lo sa Salvini sai come s’incazza, e che a sciogliere i propri nodi – se anche fossero quelli del filo del ferro da stiro – ci deve pensare da sola. Magari, visto che ormai è anche esperta di cucina, preparando per il suo fidanzato qualche pietanza che lo costringa a stare sul cesso e lontano dalla tv per molti giorni. O magari facendo come Melania, che quanto a maschi stronzi non scherza neppure lei, dichiarando la propria contrarietà alle politiche fasciste del marito.
Faccia il primo passo e noi – donne, rom, neri, migranti, ebrei, omosessuali, meridionali, comunisti… - saremo tutti con lei. Al grido di «Salvate la soldatessa Elisa». Prima che muoiano tutti, in questa assurda guerra contro l’umanità.
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