lunedì 6 marzo 2017

Regressione nella cacca

Ora è ufficiale: il cosiddetto mondo civilizzato è diventato cretino. Io un sospetto già ce l’avevo, perché gente che si fa vendere di tutto e si indebita per farsi vendere di tutto, e soprattutto roba di cui non avrebbe affatto bisogno se non fosse indotto; gente che svende il proprio cervello al profitto, senza ricevere in cambio null’altro che la propria sudditanza, qualche problema di quoziente intellettivo già doveva averlo. Ma ora siamo al punto di non ritorno, alla fase di regressione nella cacca. Costosa, ma pur sempre cacca che si sta spalmando sulla Penisola: metafora della regressione politica e culturale di un intero Paese.
È già successo a Roma e Milano, fra poco succederà a Verona: aprono gli asili nido per adulti. Alla modica cifra giornaliera di 35 euro, che diventano 55 se non ti porti l’occorrente da casa, il coglione di turno – e una riflessione sul fatto che a quanto pare si tratta di imprenditori e manager la farei – si infilerà in bocca un ciuccio, berrà il latte dal biberon, sarà coccolato, si sentirà raccontare una fiaba, dormirà in una culla e indosserà un pannolino che al momento giusto gli verrà amorevolmente cambiato dalla maestra.
E lo so cosa state pensando. Invece no: la Ab Nursery, associazione che fornisce cura e servizi per gli “Adult Babies” (i coglioni di cui sopra), assicura che il titillamento non è previsto. Per l’esattezza, chiariscono che «Durante il cambio del pannolino non ci sarà contatto con le parti genitali». Dunque gli mettono il pannolino pulito senza averli prima lavati? Dunque niente cremina per i culetti arrossati? Dunque niente diluvio di Borotalco sulle palle? No, niente. E che credete? È un’associazione seria! Talmente seria da tenere alla reputazione propria e dei suoi clienti: le regole della struttura prevedono infatti che il regrediente «venga vestito da adulto ed esca vestito da adulto, onde evitare indiscrezioni nel vicinato, che potrebbero nuocere te (sic!) e l’asilo stesso». Più di così? Cioè vi travestite da neonati senza che sia carnevale e poi vi preoccupate che i vicini possano prendervi per il culo?
La tragedia è che l’iniziativa sta riscuotendo successo: l’asilo di Verona aprirà il 19 marzo e già non ci sono più posti. Per iscriversi bisognerà aspettare la prossima data: il 14 maggio.
Nell’attesa però potreste farvi vedere: ma da uno bravo bravo bravo. Anche se sono certa che persino Freud, dopo una prova del genere, lo ritroveremmo a ciucciarsi il pollice e a ravanare nella cacca.

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