giovedì 21 febbraio 2013

Sesto: non fornicare

I miei primi due gatti, Federico e Giacomo, maschi, non castrati, piscio sul divano buono, urla minacciose di sfratto, quelle di mia madre per il divano pisciato, urla strazianti, "Voglio una dooonna", quelle di Federico (casualmente omonimo). Che siccome la donna - cioè, la gatta - non c'era, scendeva dall'albero e continuando a urlare tentava di farsi Giacomo che urlando difendeva il proprio onore, che nel caso in specie sarebbe sinonimo di culo. Ora, proprio perché stanno chiusi là dentro senza uno straccio di gatta - pardon, di donna - e perché gli hanno raccontato tutte quelle menate sull'astinenza, sulla castità, sul divieto di sposarsi eccetera, io non mi stupisco affatto (e ho qualche difficoltà a parlare di scoop) delle rivelazioni di Vatileaks riportate da Concita De Gregorio a proposito di ciò che accade dans les caves du Vatican, che lo facciano per naturale propensione o per ripiego. Perché qualunque cosa ci raccontino, "fornicare" - che etimologicamente ci sta tutto, perché loro le cose le fanno sotterraneamente e mai alla luce del sole -, cioè scopare, è naturale come respirare e dunque ciascuno si dà da fare con quello che trova. Quello che trovo disgustoso (a parte, ovviamente la pedofilia che abusa di chi non può difendersi ed è in condizione di subalternità psicologica) è lo stupore su una cosa che sanno bene anche i bambini (appunto) e soprattutto la pretesa di darci lezioni e di imporci la loro presunta morale. Oltre che di farci credere che "il vecchio papa" (modo per rendercelo simpatico? e quando mai un papa è stato giovane? uno c'era abbastanza giovane, e hanno fatto in modo che non diventasse mai vecchio) non ha potuto più sopportare tutto questo. E come ha potuto sopportare lo scandalo dei preti pedofili, dare la propria benedizione alla presidente del parlamento ugandese che prevedeva la pena di morte per "omosessualità aggravata", sostenere prima un vecchio che se la faceva con una puttana minorenne (si chiama pedofilia anche questa) e poi un riccone che ha affamato i poveri? Ha potuto: come Federico, con il culo degli altri.

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