domenica 1 luglio 2012

Il commissario tecnico Mario Monti

Ma l'avete visto Mario Monti che commentava gli europei di calcio? Sembrava umano, non parlava a scatti, non diceva una parola ogni dieci minuti, persino la voce era meno metallica. Certo, diceva minchiate retoriche (come tutti del resto quando parlano di calcio, perché se parli di una minchiata e soprattutto se parli di una minchiata narcotica che serve a sodomizzarti con odio facendoti convincere che invece ti ama, per renderla credibile la devi infarcire di fumogeni colorati), ha ringraziato i calciatori, ha parlato di squadra fortissima, del coraggio, dell'impegno e della correttezza dei nostri calciatori e ha detto insomma tutte quelle menate che si dicono in questi casi, però almeno non aveva quella voce da automa. E dunque mi viene un pensiero. Visto che "hic manebimus optime", nel senso che non ha nessuna intenzione di schiodare; visto che il gatto più squallido e la volpe più stupida del mondo lo hanno candidato alla guida di un futuro centrosinistra (sì, avete sentito bene; e che ci volete fare? loro il centrodestra lo chiamano centrosinistra); visto che di solito in Italia l'Italia (nel senso del Paese) coincide con l'Italia (nel senso della nazionale di calcio) e che per candidarsi alla guida dell'Italia/Paese e vincere le elezioni bisogna avere molte azioni dell'Italia/nazionale di calcio; viste tutte queste cose insomma, io lo metterei al posto di Prandelli a commissariare tecnicamente la nazionale. Magari abbiamo pure qualche speranza che con tutti quei soldi legali e soprattutto illegali che girano nel mondo del calcio, esattamente come nelle banche che gli pagano lo stipendio, il commissario tecnico Mario Monti si senta a casa e decida di restarci. Però deve portare con sé anche quella fascista che ha cancellato l'articolo 1 della Costituzione. Magari la mette agli ingaggi. P.S.: Anch'io devo ringraziare la nazionale di calcio: perché non sono stata svegliata dalle urla dei posseduti dal demonio. P.P.S.: Lo confesso: ho gufato. Ho gufato e non me ne pento. Cioè, fosse per me li avrei fatti perdere tutti, nel senso di chiuderli proprio tutti i campionati di calcio, ma - faute de mieux - mi sono accontentata di sperare che l'Italia perdesse. Nella speranza che l'Italia si svegli dalla narcosi collettiva.

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