venerdì 27 gennaio 2012

La pecora e il lupo

Vi ricordate il registro delle opposizioni? No, non era la lista di proscrizione di tutti i "comunisti" - magistrati, politici moderati, qualche (rarissimo) prete che faceva il prete - considerati da Berlusconi nemici da eliminare in qualsiasi modo, ma un'invenzione di quel governo: uno strumento istituito nel 2010 che avrebbe dovuto liberarci dagli scocciatori che quotidianamente, a dozzine come le uova, ti telefonano a casa - preferibilmente ad ora di pranzo o di cena - per proporti un nuovo contratto di telefonia o un servizio elettrico più vantaggioso e concorrenziale degli altri.
Sul sito ti spiegano che "Il Registro Pubblico delle Opposizioni è un nuovo servizio concepito a tutela del cittadino, il cui numero è presente negli elenchi telefonici pubblici, che decide di non voler più ricevere telefonate per scopi commerciali o di ricerche di mercato e, in pari tempo, è uno strumento per rendere più competitivo, dinamico e trasparente il mercato tra gli Operatori di marketing telefonico" e, un po' più giù, aggiungono: "L’entrata in vigore del Registro Pubblico delle Opposizioni obbliga l’Operatore a registrarsi al sistema e a comunicare la lista dei numeri che intende contattare, pena incorrere nelle sanzioni previste dal Codice della Privacy".
Insomma, perfetto: io, iscrivendomi, chiedo che non mi rompano più i coglioni e loro - come per incanto - non me li rompono più. Come si dice a Oxford, neither for the dick (per i napoletani: manco po' cazz). Mi sono iscritta appena lo hanno messo in funzione, ma quotidianamente, puntuale come un orologio svizzero, appena ti metti a tavola il telefono comincia a squillare e una voce addestrata a parlare con accento milanese (secondo loro, evidentemente, è più convincente: a me, affetta da razzismo di ritorno, fa venire immediatamente l'orticaria) ti propone - dopo averti chiamato confidenzialmente per nome - la luna nel pozzo.
Dal sito non si riesce a ricavare il costo di questo preziosissimo servizio a "tutela del cittadino", ma vi si legge che la realizzazione e gestione del Registro è stata affidata dal Ministero dello Sviluppo economico - Dipartimento per le Comunicazioni alla Fondazione Ugo Bordoni. E sapete chi c'è nel comitato dei fondatori della Fondazione? Wind, Terna, Telespazio, Vodafone, 3 Italia, Poste italiane, Telecom Italia, Fastweb, Ericsson. Tutto normale, no? Già, come affidare la pecora al lupo.

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