Quindi in Parlamento siede, sotto falso nome, anche Pippo Franco e non ne sapevamo niente? Pippo Franco, ve lo ricordate, no? Quello tutto tette, culi, coglioni e Berlusconi.
Oggi si fa chiamare Massimo Baroni, deputato dei 5 Stelle e componente della Commissione Affari sociali della Camera, laureato in psicologia che (fonte Wikipedia) «ha lavorato per la riabilitazione di pazienti psicotici». E già questo fa ridere di suo.
A giudicare dai comportamenti dei suoi colleghi di partito/azienda, non dev’essere molto bravo.
Insomma, per farla breve, l’esimio professionista per spiegare la presunta utilità dell’altrettanto presunto reddito di cittadinanza, ha pronunciato le seguenti auliche parole: «Metti il reddito di cittadinanza in Italia e vedi come iniziano tutti a trombare come ricci». Roba che, appunto, manco Pippo Franco ai tempi del Bagaglino o Berlusconi quando diceva che bisognava fare girare «la patonza». Con l’aggravante che, sempre secondo l’esimio professionista, l’attività riccesca farebbe nascere tanti bambini e quindi risolverebbe il problema del calo demografico.
Come si mantengano poi questi bambini con un reddito di 780 euro al mese il deputato Baroni non lo spiega, né chiarisce come si dovrebbe andare la sera in pizzeria, che sempre secondo il deputato Baroni sarebbe propedeutica allo scopamento generale.
Ora, io non vorrei dargli un dispiacere, ma sono costretta a svelare a Baroni come (non) si campa con quella somma. Veda, Onorevole, io – disoccupata da una dozzina da anni – vivo (sopravvivo) grazie a una specie di reddito di mammitanza equivalente. Ebbene, tolti il mutuo di una casa acquistata quando non sapevo che sarei stata licenziata, la luce, l’acqua, il telefono, il gas, la rata della spazzatura che nella mia città non viene raccolta e altre cose simili, esimio Onorevole, le assicuro che a stento mi resta di che dar da mangiare ai miei due gatti. E le assicuro che a dover fare tutti i giorni i conti con gli spiccioli, la voglia di «trombare» - come dice lei – e anche quella di andare a prendere una pizza va, lei sì, a farsi fottere.
Ma davvero lei pensa che con quella somma si possa fare figli e mantenerli pure? Come li comprano i pannolini? Come li mandano all’asilo? E come gli comprano il grembiulino, il cestino, la merendina? E poi i quaderni e le matite quando andranno alle elementari? E i vestiti? E il regalino per il compagnetto o la compagnetta che li invita alla sua festa di compleanno? E tutte quelle cose indispensabili perché la vita sia vita e non una merda?
Suvvia, onorevole Pippo Franco, la smetta di dire cazzate, si scusi per avere offeso la nostra intelligenza e la dignità di chi non ce la fa ad andare avanti, getti la maschera e torni da Berlusconi a fare il Bagaglino.