Oggi c'è questa storia sbagliata nell'aria
che, da qualunque parte la si guardi, dà i crampi allo stomaco.
Dunque: ci sono un papà e una
mamma, una bimba di poche settimane, dei vicini di casa e un giudice che da
ammazzasentenze ha cambiato la sua ragione sociale in sputasentenze. Il papà
lascia un attimo da sola la bimba per riscaldarle il latte, la bimba si mette a
piangere, i vicini chiamano le forze dell'ordine credendo si tratti di un caso
di abbandono, il giudice gliela leva dichiarandola adottabile. È successo sei
anni fa: forse solo per un singolo episodio quel giudice che risponde al nome
di Corrado Carnevale, cioè quello che da presidente di Cassazione cancellò per
cavilli centinaia di sentenze di condanna di mafiosi e poi chiese il
trasferimento alla sezione civile probabilmente per evitare il giudizio su di
sé, ha stabilito che quei genitori erano troppo "anziani e sbadati"
per badare alla bambina che quindi doveva essere adottata. Oggi, a distanza di
sei anni, la Cassazione ha revocato quella sentenza decidendo che la bimba può
tornare dai genitori spiegando che la legge non prevede limiti di età per
"chi intende generare un figlio" (ma li stabilisce per l'adozione:
figli e figliastri?). Perché il punto su cui faceva leva Carnevale era ed è proprio
quello: sei anni fa i genitori della bimba avevano 69 e 57 anni quindi oggi ne
hanno 75 e 63. Anziani, oggettivamente, sono. Tanto che li hanno definiti i
genitori-nonni. E secondo me un figlio a quell'età non si fa. Comunque ora
questa bambina c'è e credo che al di là delle leggi bisognerebbe far prevalere
il suo interesse e il buon senso.
Genitori felici, riferiscono le
cronache, certo. E della bambina si sa niente? Qualcuno, di questa bambina -
prima, durante e dopo -, si è preoccupato? Ora lei ha sei anni, per sei anni è
stata rimbalzata da una famiglia affidataria a un'altra da un brefotrofio a un
altro che nemmeno Dickens avrebbe potuto immaginare tanto, e ora dovrebbe
tornare da questi genitori che non conosce e che non hanno la forza fisica e
generazionale per trattarla da figlia. Io a questi signori auguro la vita più
lunga possibile, ma è probabile che fra sei anni, quando questa bambina avrà 12
anni e le verranno le mestruazioni per la prima volta, vorrà andare al cinema
per la prima volta con un'amichetta, si innamorerà per la prima volta, potrebbe
non avere nessuno a cui raccontarlo e non necessariamente perché i suoi
genitori saranno già morti, ma perché saranno nati già nonni. E magari si scandalizzeranno
eccessivamente oppure le concederanno troppo come fanno i nonni e come è giusto
che sia per dei nonni.
Vorrei dare un consiglio a questi
signori, non richiesto e inopportuno - lo so - perché in questi casi
bisognerebbe tacere non conoscendo i dettagli e gli stati d'animo, però voglio
darglielo: se davvero volete bene a questa bambina, trovatele un paio di
genitori giovani e ponete come unica condizione per l'adozione che voi siate
ufficialmente i nonni. Adottate gli adottanti e occupatevi di questa bimba
coccolandola, viziandola e sbagliando tutto sull'educazione come fanno i nonni,
portatela al parco, andate a trovarla quando ha la febbre, preparatele una
torta, consolatela quando i genitori la sgrideranno, ma fate i nonni. Sapendo
che quando non ci sarete più lei non sarà sola. Fatelo per lei.
Quanto a Carnevale, non gli farei
mettere bocca su un bambino nemmeno per decidere se per la pasta con il
formaggino sono meglio i corallini o le stelline.
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