lunedì 30 aprile 2012

Bau!

Oggi Raffaele Stancanelli ha detto "bau!". No, non abbiate paura, non morde: era solo per farci sapere che c'è, come quei chihuahua che fanno un casino della madonna per non finire schiacciati come formiche. Insomma, il sindaco più ectoplasmatico e burlone del mondo, quello che durante le sedute spiritiche fa saltare i sanpietrini, aprire voragini nelle strade, trasformare le piazze in piscine e soprattutto fa rompere i fax per non inviare ai revisori dei conti l'elenco dei debiti del comune (che, comunque, un fax si romperebbe da solo all'idea di dover ingoiare tutte quelle quintalate di carte), e quello che - da assessore regionale agli Enti locali - non si è accorto che il suo predecessore aveva fatto un buco gigantesco nelle casse comunali e poi, da sindaco, non è stato capace nemmeno di metterci una pezza, oggi si è materializzato - giusto per rinfrescare la memoria ai cittadini catanesi che non si ricordano manco come si chiama il sindaco della loro città - e ha abbaiato per protestare contro i tagli dei finanziamenti per i principali teatri di Catania operati (mai termine fu più chirurgico) dal governo regionale del suo (ex?) datore di lavoro. E ha fatto la voce grossa: "Le soluzioni vanno trovate a ogni costo. Manterremmo accesi i riflettori su una vicenda che non può concludersi con tagli di questa dimensione, che sono un oltraggio per la cultura siciliana, e su questo non faremo sconti a nessuno". Minchia, che maschio! C'è solo un problema: ma di quali sconti parla se qua ormai siamo ai saldi di fine stagione?

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