mercoledì 4 aprile 2012

Bossi a Rebibbia

Bossi gridava "Forza, Etna!" mentre il vulcano era in eruzione, voleva sparare sui migranti, ha sempre considerato terroni gli italiani nati da Firenze in giù. Per non parlare di Roma ladrona.
Oggi si scopre che ai leghisti la gente del sud non fa poi così schifo quando si tratta di farci affari loschi, se è vero che Romolo Girardelli detto "l'ammiraglio" - l'uomo grazie al quale il solito tesoriere fuori controllo, Francesco Belsito, avrebbe preso parte di quei sei milioni che ha fottuto allo Stato, e cioè a tutti noi, e li avrebbe "investiti" a Cipro e in Tanzania - sembra fosse il tramite fra la Lega e la 'ndrangheta. Ed evidentemente i "negri" non gli fanno schifo quando si tratta di andare a riciclare denaro in Africa.
Ecco, io ho un sogno anzi due, anzi tre: il primo è che qualche "negro" della Tanzania a Belsito faccia un culo così e non solo metaforicamente; il secondo (ma non m'illudo) è che, quando sarà il momento di concedere l'autorizzazione a procedere, i ladroni che siedono in Parlamento siano meno dei pochi onesti; il terzo è che Bossi, Bossi1, Bossi2 la vendetta, Belsito e tutti gli altri leghisti finti moralizzatori che fino a ieri sostenevano (forse in cambio di soldi) il governo della prostituzione finiscano in galera, ma non a San Vittore, no: per contrappasso dovrebbero rinchiuderli a Roma, nel carcere di Rebibbia, con Totò Cuffaro.

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