venerdì 21 agosto 2015

Licenziate il portiere

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Ve lo dico sinceramente: a me che il pezzo di merda mafioso Vittorio Casamonica sia stato fatto entrare in chiesa da morto (e presumibilmente soprattutto da vivo) non importa e non mi stupisce. Non m'importa, perché non è casa mia e anzi mi fa un tale schifo da tenermene il più lontano possibile; e non mi stupisce perché il fatto che all'interno di quella comunità ci siano tre mosche bianche controcorrente, e il fatto che i vertici abbiano assunto uno per inventarsi gli slogan che piacciono alla gente e rilanciare il business non sposta di una virgola e non rende meno grave che la chiesa abbia sempre intrattenuto amicizie più che affettuose (e continui a farlo) con boss, potenti e prepotenti. C'è bisogno di ricordare Pio XII e il fascismo, i rapporti del Vaticano con il bastardo assassino Pinochet o, scendendo più in giù, don Stilo prete ndranghetista o "padre" Agostino Coppola, celebrante delle nozze fra Totò Riina e Ninetta Bagarella? E il "non sapevo chi fosse" del parroco, traduzione simultanea dell'omertoso "nenti sacciu", ne fa di diritto un prete di mafia.
Quello che mi importa, invece, è sapere perché questi possano girare impunemente e fare i gradassi nelle strade di una qualunque città del mio Paese, cioè a casa mia. Voglio sapere perché i vigili urbani gli hanno fatto il servizio d'ordine, voglio sapere perché prefetto e questore non hanno fatto niente per impedire che le strade di Roma di riempissero di merda mafiosa (eppure dovevano immaginare qualcosa, visto che al figlio di Casamonica, agli arresti domiciliari, era stato dato il permesso di partecipare al funerale), voglio sapere chi ha autorizzato l'elicottero a sorvolare il nostro spazio aereo. Nei condomìni dove ancora ci sono i portieri, se il portiere si gira dall'altra parte e fa finta di non vedere quando passa un ladro (figuriamoci un assassino), quindi è complice, si fa una cosa semplicissima: si licenzia. E qui i portieri da licenziare sono tantissimi a quanto pare. A partire da quella  sottospecie di ministro che dovrebbe dare le direttive e invece si limita a fare una parodia di voce grossa dopo che i buoi sono scappati e i boss sono stati sepolti con tutti gli onori. Ha l'indignazione postuma lui.
Tornando alla chiesa cattolica (che è un po' come il Pd: pochissime persone per bene e molti delinquenti, che siano criminali comuni o politici), mi aspetto che i pochi onesti che stanno lì dentro, di fronte a questa goccia che dovrebbe far tracimare la diga, decidano di uscire dal partito.
Importante, comunque, che tutti questi baciapile non si arroghino il diritto di spiegare l'etica agli altri. Chi tollera quanto accaduto ieri a Roma è complice e se non s'indigna e non reagisce di fronte alla totale subalternità dello Stato alla mafia, moralmente è colpevole di concorso esterno in associazione mafiosa.

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