venerdì 20 aprile 2012

Il tenente Sheridan e il burlesque

Avete presente quello col trench? No, non il tenente Sheridan: quell'altro, quello che fino a poco tempo si aggirava con fare sospetto dalle parti di Palazzo Chigi e apriva l'impermeabile mostrando il suo vermetto ogni volta che passava qualcosa che somigliasse a una donna.
Ecco, lui. Ebbene, l'esibizionista di Hardcore, dopo avere disertato per anni tutte le aule dei tribunali in cui si svolgevano i processi a suo carico, con la scusa di impegni istituzionali (e poi si scopriva che era a trombare o ad averne l'illusione grazie a dosi industriali di indurenti fallaci), oggi invece si è presentato a Milano forse sperando di intimidire con la sua presenza i funzionari di polizia che quella famosa sera liberarono la "nipote di Mubarak".
Ma, già che c'era, burlone, burlesco, non ha resistito all'idea di esibirsi. E così ai giornalisti che non aspettavano altro ha spiegato che le giovani ospiti fisse del bordello di Arcore partecipavano a serate "eleganti" - aridaje - e che di tanto in tanto scendevano giù, dove lui - sempre elegante e sobrio - ha persino un teatro. Lì le ragazze, che "erano donne dello spettacolo", siccome "le donne sono per loro natura esibizioniste", "gli piaceva montare degli spettacolini" e infatti quelli che mettevano in scena erano spettacoli di "come si chiama oggi? Burlesque". Burlescon che non sei altro!
A parte che le donne non sono tutte esibizioniste, tranne i troioni che frequenta lui, mi consenta: a lui chi gli piaceva montare?

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