mercoledì 21 marzo 2012

La Melissomachia e il governo abusivo

Tutto avrei potuto pensare fuorché le api potessero intervenire in una "guerra" ed essere usate come arma impropria.
Certo c'era il precedente illustre della Batracomiomachia, c'era stato il cavallo - per quanto di legno - usato dai greci per fare fessi i troiani, c'erano stati nell'antichità gli elefanti da guerra, c'è sempre qualcuno troppo codardo per fare da sé che sguinzaglia cani addestrati ad essere cattivi come uomini, c'è la mia personale guerra notturna fatta di bestemmie e di braccia che girano come pale di elicottero contro le zanzare stanziali in ogni stagione a casa mia, ma che qualcuno schierasse un esercito di pungiglioni non era ancora accaduto. Una Melissomachia qualcuno l'aveva scritta, effettivamente, a metà del 1600 a Bruxelles, sul modello della più nota guerra fra topi e rane, ma si trattava di un popolo di api contro un altro popolo di api, i buoni e i cattivi, quelli che amano i fiori e i ladri di miele. No, api contro umani che mi risulti ancora no.
E' successo a Marsala, in Contrada Spagnola - uno dei tanti posti naturalmente stupendi della Sicilia, sfregiati da uomini avidi e stupidi -, dove si trovano alcune case abusive costruite a meno di 150 metri dalla costa e per le quali il comune ha deciso la demolizione. Fra queste c'è la casa di proprietà di due anziani coniugi, sulla quale forse non si può nemmeno invocare l'occhio benevolo e/o connivente dell'abusivismo "per necessità", dal momento che si tratta di 230 metri quadrati su due piani. Insomma è successo che qualche giorno fa, all'arrivo delle ruspe accompagnate da polizia e vigili urbani che avrebbero dovuto eseguire l'ordine di demolizione, il figlio della coppia - apicoltore -, ha inavvertitamente (ops!) fatto cadere le arnie che teneva in casa dei genitori. Sicché migliaia di api liberate si sono messe a inseguire gli agenti mettendoli in fuga e riuscendo a pungerne diversi, tanto che ora si ipotizza per l'istigatore occulto della "révolte des abeilles" il reato di lesioni.
Beh, potrebbe essere un'idea per rispondere a un governo fascista secondo il quale il lavoro e la democrazia in questo Paese sono abusivi. Loro ci hanno mandato le ruspe a demolire definitivamente l'articolo 18 e con esso il concetto stesso di democrazia e il primo articolo della Costituzione? Hanno pure detto 'si fa così e basta' cancellando il ruolo del sindacato? Ebbene noi, che invece non siamo abusivi come quelli che hanno saccheggiato le coste siciliane, perché crediamo nella legalità e nel valore e nella dignità del lavoro, porteremo le nostre arnie sotto palazzo Chigi, dove - con la complicità del Quirinale - siede una banda di abusivi, e libereremo migliaia di api. E che il Pd non si azzardi a portare il cortisone!

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