Il primo nome che ti viene in mente, d'istinto, visto che siamo in Sicilia e viste le analogie con la Campania, è quello di Achille Lauro. Solo che lui le scarpe una alla volta le regalava (che poi non era proprio un regalo, ma voto di scambio), mentre in questa storia c'è un ladro talmente sfigato che riesce a rubarne soltanto una.
E' successo a Erice, dove un giovane di 21 anni ha bloccato un gruppo di ragazzini, intimato a un quattordicenne in "Nike" di togliersi le scarpe e, quando quello ha tentato di fuggire, lo ha afferrato per un piede riportando come bottino la scarpa sinistra.
Non mi lancerò in ovvie quanto presuntuose (da parte di chi non ha titolo per farle) analisi sociologiche, ma certo è facile notare come in questa terra strozzata dalla miseria ci sia chi creda di non poter vivere senza un paio di "Nike". Bisogno tanto più forte di te - come fosse droga - che te ne basta una: una scarpa, una dose.
Perché sapete lui cos'ha fatto? Avrebbe potuto portarsela a casa e conservarla in attesa di beccare un altro ragazzino e rubargli la destra oppure appenderla al muro come trofeo di caccia o ancora - in un moto di rabbia per l'operazione fallita - lanciarla con un gesto di stizza il più lontano possibile. E invece lui no: l'ha calzata, ne aveva troppo bisogno. E' così che lo hanno trovato gli agenti della squadra mobile di Trapani che lo hanno arrestato e poi messo ai domiciliari. Come in un verso di una canzone di Pino Daniele: "Na scarpa sì 'na scarpa no/come in un film di Charlot".
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