Ci si è messo d’impegno (e qualcuno deve anche averlo coperto, facendo il palo) il mafioso – perché di questo si tratta – che lunedì mattina a Catania ha cancellato parte della scritta “Contro la mafia l’amore per la memoria e l’impegno dell’azione” realizzata da Addiopizzo nell’ambito del progetto “Un muro contro la mafia”: pensieri e parole, verrebbe da dire, per trasmettere a tutti nel modo più semplice e visibile l’impegno dell’associazione in difesa della legalità nella speranza che venga condiviso da sempre più gente. D’altra parte, la legalità è un grande amore e quando hai un grande amore la prima cosa che ti viene in mente è di scriverlo sui muri.
Ma al mafioso di turno quella frase non è piaciuta e ha fatto esattamente come hanno sempre fatto i mafiosi: ha negato l’esistenza della mafia. Della scritta infatti ha cancellato soltanto la parte iniziale – “Contro la mafia” -, lasciando la seconda che, così com’è, privata della premessa fondamentale, si potrebbe persino prestare al suo esatto contrario e suonare addirittura come un’intimidazione. La mafia, si è sempre detto, ha memoria da elefante e prima o poi passa all’azione e te la fa pagare. Intanto cancella le tue idee. E il mafioso – ripeto, che lo sia o ne sia complice accettandone l’esistenza, sempre mafioso è – lo ha fatto coprendo con uno spesso strato di vernice nera e con meticolosità certosina quelle tre parole che lo disturbavano. E deve anche avere impiegato un bel po’ di tempo per fare il lavoro “pulito”. Come quando ammazzano qualcuno e lo sciolgono nell’acido o lo mettono nei pilastri delle case in costruzione per non lasciare traccia.
Non so se l’animale in questione e il suo complice abbiano scelto a caso la data di ieri, il 9 maggio, trentatreesimo anniversario dell’uccisione di Peppino Impastato per mano mafiosa, ma penso che tutti noi (pochi, in realtà, direi a occhio e croce un 20% scarso), tutti i catanesi che credono nella legalità, dovremmo rispondergli in un solo modo e cioè attaccando ai nostri balconi striscioni con le parole di Peppino: la mafia è una montagna di merda.
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