Naaa, non ci posso credere! Io francamente non ce lo vedo. Avete presente Carlo Giovanardi, il fratello brutto di Fernandel (e la tragedia è che ha pure un gemello!), quello con l'aria sempre incazzata che sembra sia appena stato punto da una vespa, il nemico giurato dei gay, il fustigatore dei costumi e dei fabbricanti svedesi di mobili, il sostenitore della famiglia basata sul matrimonio celebrato in chiesa e tutte quelle menate là? Sì, proprio lui: Carlo Giovanardi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla famiglia, alla droga e al servizio civile. Ebbene, il paraministro, per eliminare la seconda delle sue tre deleghe e convincere i giovani a non drogarsi (che, a dirla tutta, con un sottosegretario così uno rischia che a cinquant'anni passati gli venga voglia di cominciare a farsi di qualcosa) ha lanciato una campagna di pubblicità molto anni Settanta. A partire dall'uso della lingua inglese, of course.
Ma, dico, ve l'immaginate Giovanardi con i capelli lunghi, una fascia in fronte, i jeans sdruciti a zampa d'elefante, la chitarra elettrica a tracolla e il simbolo della pace disegnato sulla guancia flaccida da bulldog?
Ebbene, il sottosegretario alla famiglia cattolica (padre che porta i pantaloni nonché i soldi a casa, madre casalinga, figlio maschio maggiore che seguirà le orme professionali del padre, figlia femmina minore e minorata e corredo di corna) per veicolare il suo messaggio antidroga ha deciso proprio di servirsi di uno degli strumenti tipici dei Seventy: una ventina di spillette - spiegano le agenzie - in stile hippy con le scritte "Peace no drugs", "Music no drugs", "No drugs, be free" e, last but not least (scusate, sono stata presa nel vortice della droga anglofila), "Peace & Love, no drugs". Perché, come spiega lo stesso paraministro, "E' molto meglio l'amore della droga". Emmecojoni!
Dunque Giovanardi chiarisce di voler combattere "il flagello" droga "a livello planetario" (non so perché, ma mi ricorda qualcuno che fra i punti del suo programma di governo aveva inserito anche la sconfitta definitiva del cancro) e che "Tutte le volte che qualcuno compra cannabis ingrassa la mafia, la camorra e soffoca la nostra economia". Se ne deduce che il governo Berlusconi compra quotidianamente quintalate di cannabis.
Quello che invece il sottosegretario non specifica è se, per combattere la droga, va bene qualunque tipo di amore. Mi spiego meglio: col preservativo o senza? Omo o etero? Benedetto da santa romana chiesa o more uxorio?
Vabbè, ci vediamo a Woodstock. Qualcuno può dare un passaggio a Giovanardi?
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