Evviva la mela scamuffa! Evviva la mela sgarrupata! Evviva la mela cozza, non rifatta, non siliconata, non incerata, dalle misure imperfette! Ma l'avete vista? E' bellissima nella sua normalità, con i suoi bitorzoli e le sue macchie sulla pelle.
Insomma, l'ho vista ieri sera per la prima volta in tv e spero proprio che sia il primo segnale di "un nuovo corso" della pubblicità: Melasì è la sorella gemella di Melinda, cresciuta sugli stessi alberi della Val di Non - spiega il nuovo spot -, curata dagli stessi produttori, con la stessa genuinità e le stesse qualità organolettiche delle principale protagonista della réclame, ma è bruttina perché è stata colpita dalla grandine. E ha un vantaggio in più: tiene conto della crisi economica, fa quello che ormai facciamo tutti noi quando andiamo al mercato, scegliendo i frutti meno appariscenti ma non per questo meno buoni per risparmiare. Melasì infatti costa meno pur essendo (così assicurano i produttori) di altissima qualità.
Beh, io non lo so se questa mela è di alta qualità, però mi piace - e mi auguro sia seguita da altre - quest'inversione di tendenza rispetto a quell'esplosione di ricchezze volgari e bellezze fasulle a cui ci hanno abituati gli ultimi vent'anni e che stridevano come fuochi d'artificio in un paese sotto i bombardamenti. E non posso che apprezzare la presa d'atto di una crisi che finora sembrava non sfiorare il mondo parallelo e da favola che la pubblicità solitamente ci propina.
Certo, non m'illudo: il mercato (e, con esso, la pubblicità) quasi mai è spinto da un bisogno etico, ma se almeno tiene conto della realtà è già qualcosa.
Adesso sarebbe bello che dalla pubblicità sparissero i Suv e i macchinoni che ti puoi comprare soltanto se sei un evasore fiscale o un padrone che sfrutta i lavoratori - quindi un delinquente e/o un produttore di Suv - e che portassero con sé il più lontano possibile anche quel carico di carne un tanto al chilo che nell'èra berlusconiana hanno rappresentato i corpi delle donne.
Pensate quant'è brutto un cervello: brutto, ma "di qualità elevatissima" come dice lo spot di Melasì.
Nessun commento:
Posta un commento