domenica 13 maggio 2012
Il boss e la strafattona
C'era una volta, tanti anni fa e in un paese molto lontano, una ragazza tanto ignorante quanto ingenua.
Un giorno il boss del cartello del narcotraffico di quel paese la notò e decise che voleva aggiungerla alla sua collezione di femmine. Non gli fu difficile condurla a sé: un whisky doppio, doppio malto, spacciato per un filtro d'amore (tanto quella, scema com'era, non distingueva la merda dal cioccolato), qualche pasticca e due parole dolci...le fece vedere le stelle e la strafattona lo ricambiò con il più gran complimento che si possa fare a un maschio: "Scopi da dio!" E lui, di rimando: "Ma io sono dio". Chiunque altra lo avrebbe mandato a cagare, ma lei - abituata a bere qualunque cosa - si bevve pure quella.
Qualche mese dopo, però, le cose si misero male. Lei aveva sempre mal di pancia e vomitava in continuazione. Ovviamente non aveva la più pallida idea di cosa le stesse accadendo: fu un'amica più scafata a spiegarglielo. Così lei andò dal capo dei narcos a comunicargli la bella notizia e a pretendere il matrimonio riparatore.
Quello la cacciò via in malo modo ma, siccome lei aveva cominciato ad andare tutti i giorni sotto casa sua e bussava il campanello ad ogni ora del giorno e della notte, lui chiamò uno dei suoi sgherri e gli diede disposizione di risolvere la questione: "Toglimela dai coglioni, in qualunque modo e in maniera definitiva", precisò.
Era estate, faceva già caldo e lo sgherro si presentò a casa della ragazza completamente vestito di bianco che sembrava un gelataio, un paio di Ray-Ban alla Serpico sul naso e due cose svolazzanti sulla giacca, tipo code di un tight ma un po' più su, all'altezza delle spalle. Le chiese cosa voleva, le spiegò che dio in quanto dio è immateriale e non si può sposare e, siccome lei urlava e strepitava, le spiegò che doveva sentirsi onorata di aspettare un figlio dal boss e che comunque avrebbero risolto la questione facendola sposare da un uomo molto più anziano di lei, che sarebbe morto presto lasciandole in eredità la sua fabbrichetta di mobili e in più - con il matrimonio - le avrebbe fatto prendere la cittadinanza di quel paese. L'alternativa era che non le avrebbero ridato i documenti e lei avrebbe dovuto lavorare per loro a vita. Prendere o lasciare. Prese.
Da allora, oggi si festeggia santa Fottuta. Però non andate a dirlo in giro, così potranno continuare a vivere tutti, e per molti millenni, felici, contenti, gabbati e mercati.
E adesso, su, sbrigatevi ché in questo momento di crisi il mercato ha bisogno anche del vostro contributo: andate a comprare i baci Perugina per la mamma.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento