mercoledì 20 luglio 2011

La mutua, il mutuo e l'etica

Ci risiamo. In questo Paese in cui è andato a puttane persino il rapporto significato/significante, in cui eroe sta per mafioso, statista significa maniaco sessuale, responsabile è sinonimo di zoccola, criminale vuol dire immigrato, per diritto si intende favore e via così all'infinito, sapete come si chiama una medicina che costa un botto ma di cui non puoi fare a meno a rischio di schiantarti?
Ve lo dico dopo.
Prima dovete sapere che da una ventina d'anni soffro di una sindrome vertiginosa diagnosticata e curata nelle maniere più diverse dai vari "professionisti" (di questa ceppa). Non so se l'avete mai provata: ti giri nel letto e all'improvviso sei come il cestello della lavatrice durante la centrifuga, poi vomiti gli occhi, ti ricopri di sudore anche se ci sono 40° sotto zero, muori di freddo anche se ci sono 40° all'ombra, cominci a tremare e resti tutto il giorno come se ti avessero bastonato.
Labirintite da stress, mi disse una volta uno (e forse non si sbagliava poi tanto, visto che mi viene in situazioni di disagio, dopo un anno di lavoro o al termine di una campagna elettorale o di una stagione congressuale); macché, di labirintite si muore, mi disse una volta un altro. Finché un terzo, certamente grazie a una buona dose di culo, circa quattro anni fa non fece alcuna diagnosi ma azzeccò la terapia: sei mesi per tutti i giorni di un farmaco antivertiginoso non mutuabile. (Che poi tutto questo potrebbe essere metafora di un governo che ci ha ridotti alla vertigine da insicurezza, ci fa volteggiare sul precipizio della crisi tenendoci appesi a un filo sottilissimo e poi ci nega persino il diritto alla salute facendoci pagare i ticket sanitari.) Insomma, praticamente in mancanza di mutua fui costretta ad accendere un mutuo per curarmi. Ora che le vertigini sono tornate, però, dopo aver rimandato per alcuni mesi, mi sono finalmente decisa a ricomprarlo e prima sono andata su Internet perché non ricordavo il dosaggio. E sapete cosa ho scoperto? Ho scoperto che quella medicina che costa un botto, non è mutuabile, non è sostituibile con altre mutuabili e di cui non puoi fare a meno a rischio di schiantarti viene definita "farmaco etico".
Etico? Un ricatto sarebbe etico? Qualcuno mi può spiegare per quale minchia di motivo è etico un farmaco che se te lo puoi pagare bene, altrimenti ti attacchi al tram?

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